Jeda: "Lazio, il Cagliari giocherà per vincere! Il fattore campo è l'arma in più"

16.12.2019 07:05 di  Andrea Marchettini   vedi letture
Jeda: "Lazio, il Cagliari giocherà per vincere! Il fattore campo è l'arma in più"

Alla vigilia del match di alta classifica tra Cagliari e Lazio, la redazione de Lalaziosiamonoi.it ha contattato Jeda, ex trequartista rossoblù, attualmente dirigente sportivo, che ha commentato insieme a noi il posticipo di lunedì sera, esaminando nello specifico lo splendido periodo di forma della sua ex squadra.

Ti aspettavi questo entusiasmo e questi risultati ad inizio stagione?

"Mi aspettavo un inizio di stagione entusiasmante, quello sì, ma devo essere sincero: non credevo che potesse avere questi risultati. E' una grande sorpresa in positivo. La società ha fatto un lavoro straordinario, forse c'era un po' di scetticismo sul ritorno di Nainggolan che però sta facendo benissimo" 

Pensi che il Cagliari possa continuare a questi ritmi fino alla fine della stagione?

"La cosa importante in questi casi è avere una società solida, e il Cagliari ce l'ha. Non si parla molto di questo aspetto, ma per arrivare a fare così bene e ad assemblare una squdra così competitiva, gran parte del merito è della società. Quindi penso che questo Cagliari possa lottare fino in fondo, ormai non è più un'incognita"

Il centrocampo è il reparto più forte di questo Cagliari. C'è un giocatore che ti piace particolarmente? Con cui avresti voluto giocare?

"Sì, è il reparto che dà qualcosa in più alla squadra. A me piace molto Cigarini che è un metronomo, è molto bravo davanti alla difesa perché ha grande visione di gioco. Mi piace però anche Nandez che si è inserito benissimo in questo gruppo. Castro è un altro giocatore che è tornato molto bene dopo l'infortunio. Se proprio devo dirne uno in particolare, dico Joao Pedro che è migliorato tantissimo dal punto di visto della concretezza: è molto prolifico, è un giocatore decisivo"

Lunedì sera alla Sardegna Arena arriverà una Lazio scottata dall'eliminazione europea. Che parita ti aspetti?

"Penso che sarà una partita difficile per la Lazio e difficilissima per il Cagliari, che vorrà vincere a tutti i costi ma che dovrà tenere a mente il periodo dei biancocelesti. La squadra di Inzaghi è uscita dall'Europa League, secondo me ingiustamente, forse perché ha peccato di esperienza: poteva tranquillamente qualificarsi. In campionato però è devastante. Oltre a Immobile di cui parlano tutti, io sono stupito da Correa che è un giocatore incredibile, è cresciuto tantissimo. Quindi mi aspetto una partita molto aperta, con un risultato finale che può pendere sia da una parte che dall'altra".

Parlando dell'eliminazione hai fatto riferimento alla mancata esperienza. Eppure questa Lazio la sua esperienza l'ha fatta in Europa. Non credi che forse la rosa sia troppo corta numericamente?

"Sono d'accordo. La rosa è corta: i titolari sono micidiali, ma nelle riserve non ci sono molti giocatori della stessa qualità. Questo aspetto probabilmente non favorisce la squadra e a volte può costare caro, soprattutto nelle competizioni europee"

A questo punto si deve puntare tutto sul campionato...

"Certo, deve essere vista come uno stimolo in più l'eliminazione dall'Europa League. Adesso non ci sono alibi, la Lazio ha un solo obiettivo e conquistare un piazzamento per la prossima edizione della Champions League"

Quello del Cagliari è un campo difficile da espugnare. Tu giocavi al Sant'Elia, oggi c'è la Sardegna Arena: ci dici quanto è importante il fattore campo per i rossoblù?

"Tantissimo. Già lo era al Sant'Elia, oggi lo è ancora di più con la Sardegna Arena che è diventata una bolgia: è meno dispersivo. Io lo ricordo bene, quando c'è entusiasmo a Cagliari, il pubblico ti trasmette una carica indescrivibile: in questo momento il fattore campo rappresenta l'arma in più del Cagliari. E' proprio il caso di dire che a Cagliari il pibblico è il dodicesimo uomo in campo".

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Pubblicato ieri alle 12:30