AURONZO GIORNO 6 - Lazio, il ritiro di Marcos Antonio: dal consiglio di Sarri agli insegnamenti di Cataldi

C’è voglia e curiosità di conoscere Marcos Antonio, nuovo regista (forse) della Lazio che sta nascendo ad Auronzo di Cadore. Il brasiliano è arrivato da poco, sta prendendo confidenza con staff e compagni. Ha voglia di capovolgere il mondo dopo i mesi difficili lontano dal pallone per via della guerra in Ucraina. Con lo Shakhtar non giocava da mesi, si è sempre allenato da solo in Brasile in attesa di conoscere il proprio futuro. L’occasione biancoceleste, lo sbarco sotto le Tre Cime di Lavaredo. Un nuovo inizio.
IL RITIRO DI MARCOS ANTONIO - Nei primi esercizi di tattica, Cataldi e Marcos Antonio fanno i registi di due 4-3-3 che si guardano allo specchio. Danilo dispensa consigli al nuovo arrivato. L’ex Primavera ha in dote l’eredità di Leiva, ora a sua volta fa da chioccia a chi deve imparare. Da regista a regista, il feeling tra i due, che fin dalla prima giornata si contenderanno un posto al centro della Lazio, è già scoppiato. Marcos è ancora fuori dalla manovra, cerca di imparare con gli occhi. Ha qualità da vendere, quello si nota subito. Due tocchi massimo al pallone. Fisicamente sta bene, in Brasile si è sempre allenato nonostante il periodo lontano dal calcio giocato. Crede molto in Dio, dunque nel lavoro e nell’impegno. Ora et labora, così sia.
I CONSIGLI DI SARRI - Sarri con la sua lingua toscana, dantesca, diventa difficile da capire per chi è appena arrivato dall’altra parte del mondo. Ma il tecnico usa pure il linguaggio del calcio, che è universale. Spiega muovendo mani e corpo. Sposta pedine invisibili nello spazio per mostrare movimenti e gioco. Il regista annuisce e come una spugna cerca di assorbire dettami tecnici e modi di fare. "Falla ballare, Marcos"! Invoca la samba, Sarri. Un punto d’incontro è chiamare in causa la famosa danza brasiliana per far capire la velocità di fraseggio in mezzo al campo.
IL DUBBIO - Solo un punto di domanda potrebbe sorgere vedendo Marcos Antonio in campo. Può ricoprire il ruolo di regista in un centrocampo a tre? Il fisico non lo aiuta: ha corsa, ma poca prestanza fisica in una zona di campo nevralgica. Contro squadre importanti, contro giocatori fisici, potrebbe andare in difficoltà. Ma è ad Auronzo per imparare. Ha voglia, che di solito fa tutta la differenza del mondo. Ha affrontato situazioni difficili negli ultimi mesi e di certo non si farà spaventare ora. Sarri lo apprezza, cerca di coccolarlo. Marcos guarda avanti dritto al suo obiettivo: prendersi la Lazio nel minor tempo possibile.
Pubblicato l'11/07