Juventus, Oppini: "Lazio, che qualità in mezzo al campo! Sarri? Ha mangiato nel piatto..."

In vista del match tra Lazio e Juventus, Francesco Oppini, tifoso bianconero e opinionista sportivo, è intervenuto ai nostri microfoni.
20.11.2021 07:20 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Juventus, Oppini: "Lazio, che qualità in mezzo al campo! Sarri? Ha mangiato nel piatto..."

Sabato alle 18 l'Olimpico ospiterà il match tra Lazio e Juventus. Alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali, Sarri sfiderà Allegri in un match dal sapore di passato. Inizio complicato quello dei bianconeri in campionato, piuttosto altalenante l'avvio dei biancocelesti. Ma la gara, valida per la tredicesima giornata di Serie A, è quantomai importante e delicata, tanto da potersi considerare una sorta di svolta per la formazione che si aggiudicherà i tre punti. In attesa di godere dello spettacolo che regaleranno ai presenti i 22 in campo, Francesco Oppini è intervenuto ai nostri microfoni. Tifosissimo della Juventus, ma anche opinionista sportivo con alle spalle una partecipazione al Grande Fratello Vip, il figlio di Franco Oppini ed Alba Parietti ci ha raccontato le sue sensazioni prima della partita. Di seguito, le sue dichiarazioni: 

1. Inizio complicato per la Juventus, con tanto di ritiro pre-Champions. Prima della sosta, la vittoria di misura contro la Fiorentina. Che momento è quello attuale? L'ultimo successo ti dà maggior fiducia in vista dei prossimi impegni?

"Direi che è stato un inizio di stagione disastroso in campionato, non difficile. Tutt'altra cosa per quanto riguarda l'Europa, e questo fa specie. Una squadra che fa fatica a far punti e perde contro Empoli, Sassuolo e Verona, e poi vince contro i campioni d'Europa in Champions League dà da pensare. Il problema è che questo gruppo, fino al momento in cui non avrà un paio di riferimenti in mezzo al campo e una punta che risolva il buco lasciato da Ronaldo, dovrà giocare nel modo più brutto possibile che conosce per poter vincere, e quindi quello degli 1 a 0. Non fa la partita, subisce l'altra squadra, si difende e spera nella giocata di un singolo come successo con la Fiorentina, col Chelsea, con la Roma". 

2. La Lazio ha avuto un rendimento altalenante ma da qualche gara sembra aver trovato un equilibrio. Che partita ti aspetti all'Olimpico?

"La Lazio è una delle squadre con più qualità in assoluto in mezzo al campo in Italia. Quest'anno lo smottamento che c'è stato è dato dal fatto di perdere Inzaghi, trovarsi un allenatore integralista come Sarri che ha voluto stravolgere soprattutto delle cose nella fase difensiva. È una formazione piacevole da vedere, palleggia bene, ha un sacco di giocatori di qualità, di fisicità. È una gara tosta, dopo la sosta non sai mai come arrivi, come recuperi i giocatori. Questo vale per entrambe, ovviamente. È sempre un terno al lotto. Sarà un match particolare: Sarri avrà anche voglia di rivincita come Tudor nell'ultima partita del Verona contro la Juve". 

3. Sarri è sempre stato piuttosto critico nei confronti della sua esperienza in bianconero, terminata comunque con la vittoria di uno scudetto. Da tifoso, che ricordo hai di quei mesi? E cosa, a tuo parere, non è andato per il verso giusto? Dov'è che si è sbagliato?

"Da quanto ne so Sarri aveva dei problemi con gran parte dello spogliatoio. Lo reputo un serio professionista ma umanamente è un personaggio che non avrei mai accostato alla Juventus. E questo per quanto accaduto quando era allenatore del Napoli, per il dito medio fuori dallo stadio, per la lite con Mancini in un Inter - Napoli in cui uscirono termini poco carini a bordo campo davanti a tutti. È uno che ha parlato di palazzo, di potere ma poi alla fine è venuto ad allenarci, a prendere anche una lauta somma. Ha mangiato in un piatto dove in precedenza aveva sputato. Ricordo l'anno di Sarri come un anno da vincente, la Juventus si è aggiudicata il nono scudetto consecutivo, però forse l'annata più triste per il calcio mondiale perché era stata la stagione del Covid. Un anno in cui, se probabilmente non fosse accaduto questo, la Lazio forse poteva aspirare ad arrivare tra le prime due. Col senno del poi non potremo mai dirlo". 

4. Con tutta probabilità Immobile non sarà della partita: quanto può pesare la sua assenza e, in generale, qual è il tuo pensiero sull'attaccante? Anche per quanto riguarda le critiche che riceve in nazionale...

"Immobile è un bomber costante, ogni anno fa i suoi gol con grande continuità. Alcuni dicono che non è un giocatore da grande squadra, ma per me la Lazio è un club importantissimo, insieme al Napoli è l'unico che ha tolto dei trofei alla Juventus. Per quanto riguarda la sua assenza, farebbe ovviamente piacere ai tifosi juventuni. Anche se in questo momento sono più preoccupato di capire se avremo in campo gente come Dybala, Bentancur e tutti coloro che sono tornati acciaccati dalla nazionale". 

5. Parlando in generale della Serie A, e focalizzandoci sulle posizioni di fine campionato, chi vedi vincitrice dello scudetto? E chi per le altre tre posizioni Champions?

"Vedo il Napoli più pronto degli altri, ha una bella squadra, ha preso pochissimi gol. Spalletti sembra l'allenatore giusto al posto giusto. Il problema è sempre lo stesso, la piazza. Se con l'andare del tempo non calerà con la pressione che andrà a salire. Dico sempre che l'Inter è attrezzata per far bene anche quest'anno. L'unica vera incognita riguarda l'allenatore, Inzaghi i trofei che conta non li ha mai alzati. Con Conte sarebbe stata la favorita di nuovo, con Inzaghi diciamo che quelle tre che sono davanti in questo momento meritano i posti che hanno. Per il quarto posto, vedo una tra Juventus, Atalanta, Roma e Lazio".

6. La sensazione è che Allegri abbia fatto alzare moltissimo le aspettative dei tifosi. Ora che i risultati non sono dalla sua parte, pensi che abbia perso anche il sostegno dei tifosi? O meglio, anche lui è stato messo in discussione, oppure si è comunque deciso di continuare a puntare su di lui?

"Per quanto riguarda Allegri, quest'anno c'è stata una sorta di sommossa popolare in positivo dettata dai giornalisti. I tifosi seguono quello che leggono. È stato detto che con Allegri la Juventus era competitiva come l'Inter. Mi sembra una grande fesseria. Allegri è un grandissimo gestore, conosce benissimo il calcio. Ma il calcio lo fai con giocatori di qualità, e se non li hai non vai da nessuna parte". CLICCA QUI PER LA SECONDA PARTE DELL'INTERVISTA SU TUTTOGOSSIPNEWS.IT

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Pubblicato il 19/11