Lazio, i pensieri di Simone: Inzaghi riflette sul futuro

Simone riflette sul suo futuro, è diviso tra voglia d'andare avanti e paura di compromettere quanto di buono fatto. Ecco cosa può accadere.
05.08.2020 07:23 di Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, i pensieri di Simone: Inzaghi riflette sul futuro
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Simone col cuore diviso in due. Sono giorni, ore di riflessione per Inzaghi, non è un momento semplice. Si sente ancora l’allenatore della Lazio, ma è stanco, provato da quanto successo nel post lockdown, voleva correre ad armi pari, ha pagato gli infortuni, c’è rimasto male per le critiche rivolte al suo staff. Inzaghi è stato criptico, ha dato appuntamento a Tare e Lotito, ma non ha dato certezze: “Vedremo cosa succederà…”, ha detto nel post Napoli. Non è solo questione di mercato, di garanzie tecniche, c’è altro. Inzaghi è diviso, è tentato da lasciare da vincente, chiuderebbe così un ciclo di quattro anni, fatto di tre trofei e una Champions conquistata dopo 13 anni. Ha riportato la Lazio nell’élite del calcio italiano, ha dato fastidio alla Juve, chissà come sarebbe andata senza Covid. In cuor suo c’è il dubbio che più di così non si possa fare, non vuole rimettersi alle incognite del mercato, variabile difficile da decifrare. Sa che la Lazio non può spendere le cifre di Juve o Inter, di Barcellona o PSG, sa che le possibilità economiche sono diverse, il progetto di Lotito è chiaro, si cresce ma con la politica dei piccoli passi. Andrebbe via da idolo, non ci sarebbe il rischio di veder intaccato il suo lavoro. Dall’altra però c’è un gruppo a cui è legatissimo e una Champions da vivere. Un traguardo inseguito da tre anni e finalmente centrato. Forte la tentazione di continuare, di non lasciare a metà strada, di abbandonare dei ragazzi che nello spogliatoio hanno sancito un patto per proseguire insieme (a meno di clamorose offerte) e vivere una stagione da protagonisti in Serie A e in Champions. 

INFLUENZE SUL MERCATO - Simone sta pensando, non è stato ancora fissato ufficialmente un appuntamento con Lotito che oggi sarà in FIGC e poi partirà per Cortina. Non ci sono più spazi disponibili per vedersi, l'unico resta la serata di oggi, altrimenti tutto verrebbe rinviato alla seconda metà di agosto. Lotito non ha preso benissimo quanto accaduto dal lockdown in poi, ha già strigliato tutti, da ultimo l'ha fatto infuriare la prestazione di Napoli. Non è andata già al presidente che voleva chiudere almeno nelle prime tre. Un filo di tensione tra le parti c’è. Il copione è molto simile a quello dello scorso anno. La società vuole risposte, anche perché le riflessioni d’Inzaghi possono influenzare anche il mercato. Prendiamo l’esempio di Fares: giocatore richiesto esplicitamente dal tecnico e su cui la società s’è fiondata per accontentarlo, se Simone decidesse d’andar via cosa accadrebbe? L’algerino probabilmente non sarebbe arrivato a prescindere dall’allenatore, ma è una mossa per accontentarlo, per fargli capire che c'è la volontà d'accontentarlo. La velocità con cui la Lazio s’è lanciata su Fares, scavalcando la concorrenza della Fiorentina, va interpretato anche come un segnale, Lotito vuole mandare un messaggio a Inzaghi, convincerlo che avrà le garanzie richieste sul mercato e che si allestirà una Lazio competitiva per entrambe le competizioni. 

PRETENDENTI - Cosa può accadere quindi? Lo scenario è in evoluzione, la permanenza del tecnico, magari col rinnovo per un altro anno, resta ancora il quadro più probabile. Da Formello filtra una certa tranquillità, quanto accade viene definita come normale amministrazione, tipica del finale di stagione. Non si parla di rottura, ma di dialettica tra le parti e di riflessioni di un professionista sul prosieguo della sua carriera. Inzaghi è corteggiato, Juventus e PSG ne hanno sondato la disponibilità. La Vecchia Signora aspetta di capire come andrà l’avventura in Champions, se Ronaldo e compagni facessero brutte figure già contro il Lione o al turno successivo, allora l'esonero di Sarri sarebbe possibilità concreta. L'ex Napoli e Chelsea non ha convinto Agnelli, nonostante la conferma a parole di Paratici (anche lui in bilico in caso di rivoluzione), il presidente sta seriamente pensando di cambiare. Inzaghi piace molto dalle parti di Torino, può diventare un candidato autorevole alla panchina bianconera se andasse via Sarri. Da Torino assicurano che un contatto tra le parti ci sia già stato, le voci non trovano riscontro nella Capitale. Occhio anche al Barcellona, dalla Catalogna alcuni rumors su un interessamento dei blaugrana erano arrivati. Simone riflette, attende segnali sul mercato (gli arrivi di Fares e David Silva sarebbero importanti) e l’incontro con Tare e Lotito. Non si può ripartire nell’incertezza. La Lazio non ha sondato alcun piano B, non ci sono conferme su nomi differenti da quello di Inzaghi. La dirigenza vuole continuare con Simone, il malessere di Lotito per gli ultimi risultati non va interpretato come voglia di cambiare. Su questo non ci sono dubbi. La palla ora è nei piedi raffinati di Inzaghi...

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Pubblicato il 4 luglio alle 16.00