Lazio, incastri e liste: il piano di Sarri per non perdere nessuno

RASSEGNA STAMPA - L’obiettivo di Sarri è chiaro: trattenere tutti, sfruttando al massimo le regole e la gestione della lista. Romagnoli, squalificato per due giornate, sarà subito inserito tra i 25, altrimenti non potrebbe scontare la squalifica. Gli infortunati, invece, restano fuori per il momento. La lista definitiva andrà consegnata alla Lega il 2 settembre, ma fino alla chiusura del mercato sarà possibile aggiornarla ogni settimana. Un esempio è Isaksen: fermo per mononucleosi, tornerà solo dopo la sosta e probabilmente, come riporta il Corriere dello Sport, verrà inserito in un secondo momento.
Al momento la Lazio conta 19 giocatori “over” per soli 17 posti, esclusa la quota minima di quattro italiani (Zaccagni, Rovella, Provedel, Romagnoli, Cancellieri, Pellegrini), i prodotti del vivaio (Cataldi, Furlanetto, Ruggeri) e gli under 22 (Belahyane, Provstgaard). Se non ci saranno due cessioni entro il 1° settembre, serviranno due esclusioni. Per le gare del 24 a Como e del 31 contro il Verona, il regolamento agevola la situazione: Patric e Gigot, ancora out, potrebbero restare fuori lista temporaneamente, posticipando le scelte definitive.
Il nodo principale è il centrocampo. Basic, settimo nelle gerarchie dietro Rovella, Cataldi, Belahyane, Guendouzi, Dele-Bashiru e Vecino, potrebbe sorprendentemente restare. Vecino è fermo per un affaticamento muscolare, ma dovrebbe recuperare presto. Sarri teme la Coppa d’Africa a dicembre: Dele-Bashiru sarà convocato dalla Nigeria, Belahyane forse dal Marocco. Avere un centrocampista in più per il 4-3-3 è quindi utile. Il regolamento permette due sole variazioni in lista fuori mercato: Basic, in scadenza 2026, difficilmente sarà ceduto coprendo per intero l’ingaggio. Meglio trattenerlo, anche fuori rosa, per reintegrarlo a dicembre in caso di partenze a centrocampo. Ma a gennaio, chi prenderà il suo posto dovrà poi lasciare spazio con una cessione.