Processo Irriducibili vs Lotito, Avv.Mariani: "La situazione si fa quasi divertente...I biglietti minatori non erano riconducibili a loro..."

20.05.2010 09:46 di  Riccardo Mancini   vedi letture
Fonte: noibiancocelesti.net
Processo Irriducibili vs Lotito, Avv.Mariani: "La situazione si fa quasi divertente...I biglietti minatori non erano riconducibili a loro..."
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© foto di Alberto Fornasari

Udienza molto importante quella di martedi per quel concerne il processo a carico, tra gli altri, dei quattro Irriducibili e che riguarda l'accusa di "concorso in tentata estorsione" nei riguardi del presidente della Lazio Claudio Lotito. Per sapere come sono andate le cose a Noi Biancocelesti, in onda su Radio Erre 2, è intervenuto l'avvocato Domenico Mariani, legale di Paolo Arcivieri, che ha raccontato così quanto avvenuto: "Ieri Paolo mi ha detto, andiamo a sentenza? Io gli ho risposto che l'istruttoria va fatta. Ora è il turno nostro e verranno sentiti i testi della difesa. Prima di questo è stato ascoltato l'ultimo teste della Procura, che è un membro del Consiglio di Sorveglianza della Lazio, colui che avrebbe ricevuto una busta di letame, la cui testimonianza è stata ancora una volta a discarico e non a carico nostro, visto che è emerso che in quella data di Chinaglia ancora non se parlava... Un'iniziativa simile i ragazzi l'avevano fatta a Villa San Sebastiano ma a volto scoperto e dicendo pubblicamente di essere stati loro, tra l'altro ottenendo un grande riscontro mediatico. Uno dei biglietti minatori anonimi, che Lotito avrebbe ricevuto, ieri ha avuto un nome e cognome. Non è stato facile dimostrarlo. Essendo stati trovati dentro casa non erano riconducibili a noi ma a qualcuno molto più vicino al presidente e poi quei bigliettini erano l'oggetto della famosa intercettazione tra Cristina Mezzaroma e la badante. La verità è difficile da nascondere... Abbiamo trovato un Presidente del Tribunale che non molla, vuole capire come sono andate le cose. Sottopone almeno mezzora di domande ai testi, è una persona molto attenta. Da quando abbiamo iniziato l'istruttoria ha voluto vederci chiaro. Vi assicuro che questo tribunale prima non ci aveva mai regalato niente... Sarzanini? Nella fase delle indagini era stato poco tenero con noi in alcune dichiarazioni alla Digos, aveva fomentato quel clima di velate minacce che potevano essere arrivate dal Gruppo Chinaglia in genere, riconducibili soprattutto a Bellantonio. Sono rimasto sorpreso da lui. Ero pronto ad una demolizione della sua deposizione con le intercettazioni e invece lui ha esordito dicendo che nel periodo a cui risalivano le stesse lui voleva accreditarsi agli occhi del presidente, che gli aveva promesso di diventare Responsabile dell'Ufficio Stampa, per cui ha enfatizzato una telefonata che ci sarebbe stata e che non ha riscontro nei verbali della Digos. Ieri Sarzanini ha ammesso che Lotito lo incoraggiava ad andare a riferire di certe pressioni ricevute e che lui opponeva resistenza, perché non lo riteneva moralmente giusto. Mettendomi nei panni di Lotito, penso che se sei solo e tutti ce l'hanno con te e ci sono anche persone che ti fomentano, tu continui a pensare che le cose stiano così e che pressioni esistano davvero... Come ci saremmo comportati noi al suo posto?".
Riguardo alle prossime mosse da fare nell'udienza del 12 giugno: "Devo valutare se continuare sulla falsa riga di ieri, vale a dire smontando le cretinate che sono state dette in fase d'indagine o se cambiare tema. L'eventualità di una nuova deposizione di Lotito è emersa ieri. È stato sollevato il problema delle altre situazioni processuali che lo vedono coinvolto e che sono connesse. Il dilemma era se considerarlo, in virtù di questo, un teste puro e semplice o meno. Il Presidente del Tribunale ha ritenuto che potesse essere importante per la difesa risentire Lotito. Io ho espresso la mia opinione ed ho riferito che secondo me Lotito andava sentito come teste puro e semplice, perché le altre vicende non sono direttamente connesse al processo che ci coinvolge. Non è un problema nostro ma di Lotito, che potrebbe veder usate alcune dichiarazioni di Roma anche a Napoli e Milano. Il Presidente del Tribunale ha accolto grosso modo la mia posizione, potrebbe intervenire acquisendo nuove prove e riconvocando Lotito per sottoporgliele. Con questa modalità 'ex ufficio' ieri ha convocato anche Cristina Mezzaroma, a cui ha fatto riascoltare l'intercettazione che la riguardava e che lei sosteneva di non ricordare. Il mio stato d'animo è positivo e non da ieri. Stiamo portando nuovo materiale e stiamo entrando nel vivo del processo. Certo ora, nei limiti del possibile dopo due anni di carcere, la cosa si fa quasi divertente... Dopo tanto grigio e dopo tante situazioni brutte qualche sorriso non guasta".
Le ultime battute riguardano il processo parallelo che è in corso a Perugia: "Non abbiamo mollato ma aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Il procedimento è partito perchè gli atti di questo fascicolo sono stati sottoposti ad un'altra magistratura e in questo caso Paolo Aricivieri è parte lesa. C'è stata una sorta di autodenuncia sulla base dei documenti da noi portati. In questo momento la giustizia ci vede imputati, ma se in futuro ci chiamerà a collaborare lo faremo ben volentieri":