Ricordi sbiaditi di quel lontano 4-1 a Cagliari.... Da lì a poco sarebbe nata una delle Lazio più forti di sempre

26.10.2011 14:00 di  Luca Capriotti   vedi letture
Fonte: Luca Capriotti - Lalaziosiamonoi.it
Ricordi sbiaditi di quel lontano 4-1 a Cagliari.... Da lì a poco sarebbe nata una delle Lazio più forti di sempre

Ero ancora in età prescolare, non sapevo scrivere, avevo in mente solo un inglese bizzoso e imprevedibile, che si diceva facesse scherzi da caserma, ma sul campo, dio come toccava il pallone, come saltava l'uomo e come saltava in alto, tra maglie giallorosse, per appoggiarla di testa alle spalle del portiere. Mio nonno mi portava allo stadio, e definiva il vicino "idiota completo" perché aveva osato dire che un tale Inzaghi (Filippo) avrebbe fatto strada nel calcio. Mentre per lui nel calcio contava solo Beppe Signori. In quella partita del 26 settembre 1993, arrivammo a Cagliari,come riporta il sito tuttocagliari.net affamati, con la necessitá di vincere. A soli cinque punti, e senza Gascoigne, Signori e Favalli. Il Cagliari era al secondo anno di gestione Cellino, Mazzone era appena andato alla Roma, e un tale Dely Valdes (sempre introvabile nelle figurine Panini) era arrivato in Italia in Italia nello scetticismo generale. In porta per il Cagliari c'era l'ex Valerio Fiori, in porta per la Lazio domani ci sarà l'ex Federico Marchetti. Il Cagliari ci diede una sonora scoppola, 4-1 nonostante un rigore generosamente concesso a Casiraghi e trasformato da Cravero con Dely Valdes sugli scudi, Zoff sempre più in bilico (Cragnotti aveva già speso un centinaio di miliardi), e io bambino in lacrime che giuravo che io in Sardegna non ci avrei mai messo piede (clamorosamente smentito poi, per ricerche puramente scientifiche, per ricerche sui benefici del Mirto). Quella Lazio arrivò in alto, e di li a pochi anni dominò in Italia e in Europa, mentre il Cagliari si salvó all'ultima giornata (dopo l'esonero con polemiche e strascichi di Radice, con tanto di interrogazione al consiglio regionale... Molte cose cambiano nella vita, Cellino no). Ora mio nonno lo porto io allo stadio, per lui ora nel calcio conta solo Klose, mentre io ho in mente un francese bizzoso, in cerca di gol, con tanta rabbia dentro, e la Lazio deve vincere. Molte cose cambiano nella vita, ma la Lazio no.