Lazio, Colonnese: "Il mercato serviva. Gila? È come una bella donna..."

Francesco Colonnese, intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, ha detto la sua sulla dimensione e sul momento della Lazio, concentrandosi sui singoli, prima di fare un off topic su Ronaldo il Fenomeno nella notte di Parigi quando, 'da solo', decise proprio contro i biancocelesti di vincere la finel di Coppa UEFA.
"L'ambiente fa bene a non essere sereno, il malumore è giustificato e giusto. La squadra andava rinforzata e non è stato fatto. Deve fare meglio perché ha perso partite contro quadre di non assoluto livello e soprattutto il derby: una sconfitta amara. La Lazio deve ripartire. Lo stesso spogliatoio dello scorso anno? Se Sarri dice che la squadra andava rinfrescata probabilmente significa che ci sono delle problematiche all'interno e quindi avrebbe preferito qualche partenza. Sicuramente non è una situazione positiva e non da solidità all'ambiente. Il tifoso laziale è il numero uno per attaccamento alla squadra è normale che sia deluso".
IL PARAGONE CON LE ALTRE - "La Lazio è al di sotto di Roma, Milan, Napoli, Inter e delle squadre che si sono rinforzate, credo che sia al livello dell'Atalanta che, però, ha qualcosa di più in attacco. Può lottare tra Europa League e Conference League. Obiettivamente questa squadra non può fare di più. Secondo è più forte di Bologna e Como, mi sembra strutturata meglio. Altrimenti rischierebbe di arrivare decima o undicesima. Il campionato della Lazio dev'essere tra il quinto e il settimo posto, se dovesse arrivare ancora sotto sarebbe un fallimento":
I LEADER DELLA LAZIO - "Romagnoli è un leader, un ragazzo serio e tifosisissimo della Lazio. Forse servirebbe qualcun altro calciatore capace di essere leader come lui che possano aiutare una squadra che ha bisogno di punti di riferimento. Zaccagni? Mi sembra un giocatore forte, che si impegna molto. Si tratta di uno dei pochi giocatori forti della squadra. Non credo che sia lui il problema. Vedendolo mi sembra molto attaccato al progetto".
GILA - "La Lazio ha avuto difensori fortissimi. Non è paragonabile a quelli con cui ho giocato io in passato, quando c'erano giocatori magnifici e sbagliavano poco o nulla in 50 partite. Gila mi piace e non mi piace. Ti illude. E' come una bellissima ragazza che la vogliono tutti e non la prende nessuno. Deve migliorare. Sa fare tutto, ma a volte sembra che non sappia fare nulla. Secondo me deve lavorare sulla concentrazione, il campione è una macchina guerra: in squadra avevo degli autonomi che si allontanavano dal problema e lo trasformavano in un problema. Deve capire che è un grande giocatore che ha velocità, ha piede e che può giocare a quattro o a tre, ma se vuole essere un giocatore di struttura europea deve diventare un baluardo vero. Deve diventare più sporco calcisticamente e dev'essere capire che conta più impedire il gol all'avversario, piuttosto che fare delle fiammate".
RONALDO A PARIGI CONTRO LA LAZIO - "A Parigi era immarcabile, si è visto il Ronaldo di tutto l'anno. Era impressionante. Aveva deciso che dovevamo vincere la Coppa Uefa, ce lo aveva detto in settimana. Venivamo dalla sconfitta cocente in campionato a Torino, ci disse di non preoccuparci e che ci avrebbe pensato lui e ha fatto davvero il fenomeno. In allenamento? Era spettacolare, un'ovazione totale. Poi rideva e ti prendeva in giro. Era goliardico, sorridente: un fenomeno assoluto e che si faceva voler bene durante la settimana. Io e Taribo rosicavamo, ma lui ci diceva: 'Venite che ci mangio'. E ci mangiava".
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