Lazio, De Sousa: "All’Olimpico la notte più bella. E che percorso Lotito..."

Il presente a 35 anni si chiama Ostia Mare in Serie D, ma Claudio De Sousa è uno dei giocatori partiti dalle giovanili della Lazio. L’attaccante romano di padre angolano, in Serie A ha anche esordito e segnato nel 2004 contro il Messina: “Fu un momento bellissimo, erano gli inizi della mia carriera”, racconta in una diretta Instagram con Fuori Di Coppa. “Mi ero affacciato al professionismo con la Lodigiani - prosegue - e per me era un periodo di ascesa. Quella notte fu la più bella, non posso dimenticare Di Canio che mi porta a raccogliere l’omaggio della Curva Nord. Quando ci rivediamo, c’è ancora un ottimo rapporto”. De Sousa ha vissuto il cambio societario tra Cragnotti e Lotito: “Al primo anno, con Mancini, c’era una Lazio reduce dallo Scudetto e con grandi campioni. La stagione seguente arrivò invece Lotito e fu l’anno zero: da lì è partito quel progetto che è arrivato fino ad oggi”.
LAZIO, LA GESTIONE LOTITO - Difficile in quel momento immaginare i successi odierni: “Non me l’aspettavo, Lotito rivoluzionò il calcio. Azzerò i concetti precedenti, abbattendo gli stipendi e dando il via a un nuovo progetto: chi voleva aderire ne faceva parte, chi preferiva l’aspetto economico era libero di andar via. Quell’anno ci salvammo alle ultime due giornate, negli anni poi Lotito durante la sua presidenza ha fatto sempre un grandissimo lavoro con poche risorse a disposizione. Partendo da zero è arrivato a livelli importanti, scovando i giocatori giusti al momento giusto”. In chiusura anche un ricordo degli ex compagni: "Il difensore più forte che ho visto è stato Stam, il centrocampista Liverani e l'attaccante Muzzi".
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