Lazio, l’ex Giallombardo: “Peruzzi mi metteva in soggezione, Inzaghi invece…”

Solo un anno con l'aquila sul petto ma tanto è bastato per avere la Lazio nel cuore. L'ex biancoceleste Andrea Giallombardo è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per parlare del passato e non solo: “Quest'anno è stata una stagione anomala per tutti, con tante gare ravvicinate e tante squadre che hanno avuto molti infortuni. La Lazio ha fatto un ottimo campionato nonostante i molti infortuni. Immobile è un essere umano e non poteva ripetere la stagione strabiliante dello scorso anno. Lazzari? È un ragazzo di grandi qualità, gli serviva un po’ di fiducia e quest’anno ha preso consapevolezza ed e migliorato tantissimo".
RICORDI - "Per me Peruzzi era un mito, essere un suo compagno di squadra mi metteva quasi in soggezione. Persona umile ed eccezionale. Per quanto riguarda Simone Inzaghi aveva già smesso di giocare ma mi ha colpito molto dal punto di vista umano. Il ricordo più bello è quello di aver fatto parte di un gruppo con una storia e dei giocatori di altissimo livello. Davanti a me c’erano Zauri, Manfredini, giocatori di ottimo livello. Per me è stato l’apice della mia carriera anche se è stato solo per un anno. Conoscere Paolo Di Canio è stato bello, ho conosciuto una bellissima persona. L'unico calciatore che sento ancora è Fabio Firmani, la nostra amicizia va al di fuori del campo di calcio".
Lazio Women, Morace: "Anno importante. Ora parlerò con Lotito"
Covid, Locatelli: "Mai più lockdown. Basta mascherine all'aperto, ecco da quando"