Politica / Mes, Di Maio: "L'Italia non firma al buio". Calenda replica

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio frena sul Fondo Salva-Stati: "Quel trattato, come tanti altri trattati, ha bisogno di molti miglioramenti. Non possiamo pensare come Italia di firmare al buio un trattato come il Mes, la riforma del trattato del Mes, anche perché è solo una parte. C'è l'unione bancaria, c'è l'assicurazione sui depositi. Quando avremo letto tutto, potremo verificare se convenga all'Italia il pacchetto. Visto e considerato che c'è stato un cambio di maggioranza in Parlamento, che il Parlamento non si è ancora espresso e che la nuova maggioranza non si è ancora espressa sul Mes, sull'Unione bancaria e sul deposito sulle assicurazioni, è bene che ci sia una riflessione. Anche il Ministro Gualtieri lo ha detto: in questo momento il negoziato ha tutte le possibilità di poter migliorare questo trattato".
UNIONE BANCARIA - "Così com'è scritta, l'Unione bancaria mi preoccupa ancor più del Mes". L'assicurazione sui depositi va messa a posto, quindi ci sono dei negoziati in corso ed è bene che questi negoziati proseguano con il protagonismo dell'Italia che sicuramente negli ultimi mesi ha avuto difficoltà perché c'è stato un cambio di governo".
LA REPLICA - Immediata la replica di Carlo Calenda: "Ma Di Maio dov'era? Stava al governo o no quando si negoziava il Mes? Questo è un modo indegno di fare politica, indegno di un grande paese. Si sollevano dubbi nel momento in cui si negozia e non dopo come stanno facendo Salvini e Di Maio che erano vicepremier quando si è fatto il negoziato".