Bologna - Lazio, 2 a 2 e torta a metà: un pareggio che non sazia

La Lazio irrompe nella festa dei 110 anni del Bologna, ma nessuno, almeno all’inizio, si accorge degli undici intrusi. Sono tutti distratti da lui: la mano sinistra che saluta e la destra sul cuore. Sinisa Mihajlovic esce dal tunnel e si rivolge a uno stadio intero, che gli restituisce un amore che non conosce distinzioni di colori e tifo. Basta il fischio di Orsato a riportare tutti gli occhi sul campo. Eccezion fatta per quelli della Lazio, che sono già fissi sul bottino: i tre punti e la torta. Ma la festa riprende 90 minuti dopo, con un pareggio che ha trasformato gli intrusi in invitati e tagliato il dolce a metà: al Dall’Ara finisce 2 a 2 e 10 uomini contro 10.
CON L’ACQUOLINA IN BOCCA - Scatta l’allarme anti intruso del Dall’Ara e il Bologna reagisce come ha imparato a fare dal suo allenatore. Non si difende, ma attacca. E la difesa della Lazio, almeno per i primi dieci minuti, sembra disorientata dall’aggressività degli avversari. Inzaghi si sgola, Immobile e Luis Alberto – che hanno a cuore le corde vocali del mister - cercano di far allungare la squadra. Al 15’ minuto lo spagnolo arriva finalmente davanti alla porta, ma sbaglia. Non la calcia subito, attende il compagno e spreca un’occasione. Dall’altra parte del campo, invece, Orsolini è più concreto. Al 21’ prima manda in confusione Lulic, poi serve l’assist perfetto a Krejci, che la butta dentro di testa. Il capitano biancoceleste torna in sé giusto in tempo per percorrere 30 metri con la palla al piede e mandare in rete Immobile. Si è fatto perdonare, ma è chiaro a tutti: il Bologna ci tiene a spegnere le candeline in tutta tranquillità.
UNA FETTA A TESTA - E infatti poco dopo la torta è di nuovo lontana dalle grinfie della Lazio, ci pensa Palacio al 30’ minuto a coprirla con una campana di vetro e a ripristinare il vantaggio. E se non fosse per la ghiottoneria di Immobile – che è tanto goloso di dolci quanto di doppiette – i ragazzi di Inzaghi rischierebbero di chiudere il primo tempo sotto di un gol. A dieci minuti dalla ripresa, però, i biancocelesti iniziano già a sentire l’amaro in bocca: Orsato espelle Leiva per somma di cartellini gialli. Il mister piacentino corre ai ripari e sostituisce Immobile e Luiz Felipe (nervoso più del dovuto) con Parolo e Bastos. Ma ci pensa Medel a riportare davvero l’equilibrio in campo: già ammonito, trattiene per la maglia Correa in corsa verso la porta di Skorupski e Orsato, solo dopo aver rivisto l’azione al Var, lo manda nello spogliatoio in anticipo. È il caso di dirlo: 10 contro 10 e torta al centro. Correa, dopo il fallo di rigore di Palacio su Acerbi – sì, avete letto bene, di un attaccante su un difensore, tanto per rendere l’idea del caos scoppiato in campo negli ultimi minuti – è l’unico ad avere la possibilità di stravolgere la situazione. Dagli 11 metri, però, l'argentino colpisce la traversa. La Lazio torna a Roma con un bottino povero: un solo punto e metà torta.
Pubblicato ieri alle 16:55