Lazio, la Champions è lì: i segreti di una grande cavalcata

22.05.2023 07:27 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, la Champions è lì: i segreti di una grande cavalcata
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La vittoria di Udine porta la Lazio a un passo dal traguardo, da quella qualificazione in Champions League che è stata inseguita per tutta la stagione e che società e gruppo avevano posto come obiettivo prioritario. I tre punti conquistati in Friuli spediscono la Lazio al terzo posto (in attesa della sentenza della Corte d’Appello Federale sul caso plusvalenze che coinvolge la Juventus) e soprattutto a solo due punti da un sogno che andrà certificato domenica prossima contro la Cremonese. Quando, all’Olimpico, si celebrerà una data da leggenda, indelebile, con buona pace di qualcuno…

PERCORSO - La Lazio è partita da lontano, senza i favori del pronostico, senza mai essere inserita - nelle griglie d’inizio stagione - tra le potenziali prime quattro. Si dava poco credito alla squadra di Sarri e anche al lavoro del tecnico toscano. Per fortuna, però, a contare è solo il giudizio del campo. Un giudizio netto, inequivocabile. La Lazio si è (quasi) presa la Champions, l’ha fatto con forza e merito, l’ha fatto con un avvio di stagione super, con una serie di risultati importanti tra settembre e inizio novembre. Poi sapendo assorbire una piccola flessione, a cavallo della sosta mondiale, senza perdere riferimenti, idee e principi. Gli otto risultati utili consecutivi ottenuti tra metà febbraio (vittoria a Salerno) e metà aprile (successo a La Spezia) hanno rappresentato l’accelerazione decisiva nella corsa Champions della Lazio.

NONOSTANTE TUTTO - Vittorie pesanti come quella contro il Napoli, nel derby e contro la Juve, che hanno permesso ai biancocelesti di non perdere le prime quattro posizioni nemmeno in quest’ultimo mese, quando la squadra è apparsa un po’ in calo fisicamente e mentalmente. La vittoria di Udine, netta e meritata, nonostante le surreali polemiche dei dirigenti friulani, è la certificazione di un percorso che ha visto la squadra crescere in convinzione, idee, organizzazione. Sopperendo con l’identità e con il gioco anche ai tanti infortuni di Immobile che hanno privato la Lazio del suo bomber principe. Ciro s’è dovuto fermare ben quattro volte, mai così tante da quando è arrivato a Roma. Una stagione difficile quella del capitano, condizionata dalla sfortuna, che comunque non gli ha impedito di andare ancora in doppia cifra. Stagione complessa anche quella di Milinkovic, influenzata dal Mondiale, da una condizione psico-fisica quasi mai al top dopo il Qatar.

CONTINUARE - Nonostante le difficoltà delle due stelle, però, la Lazio ha risposto presente, non s’è persa, anzi ha rilanciato. Un Felipe Anderson totale, uno Zaccagni goleador e trascinatore, un Luis Alberto leader tecnico ed emotivo, una difesa di ferro che ha messo insieme 20 clean sheet, sono tanti i giocatori che si sono esaltati nello spartito scritto da Maurizio Sarri. Soprattuto si è esaltato un progetto che nella Champions può avere finalmente quel propulsore per decollare. Il Comandante ci ha messo due stagioni per portare la Lazio tra le prime quattro, premiando la scelta di Lotito di puntare su di lui, di proteggerlo sempre, anche nei momenti di maggior difficoltà. Sarri è la pietra angolare da cui ripartire, per continuare a crescere e far sì che questa stagione sia un punto di partenza. 

Pubblicato il 22/05 alle 01:00