Lazio, poker e riscatto serviti: Immobile e Sergej trascinano, allo Zini è 0-4

Sarri non voleva sentir parlare di riscatto, ma di consapevolezza e la prestazione della Lazio a Cremona offre le risposte cercate. I biancocelesti vincono 0-4 allo Zini, Cremonese schiantata e brutta figura danese in archivio. La Lazio indirizza la partita già nel primo tempo con la doppietta di Immobile e il sigillo di Milinkovic-Savic e la chiude definitivamente nella ripresa con Pedro. Personalità e forza, la squadra di Sarri gioca con sicurezza e mentalità, qualità che erano mancate giovedì e che i giorni di ritiro sono servite a ritrovare. Il successo di Cremona permette alla Lazio di salire a quota 14 in classifica, superando l’Inter (sconfitta a Udine) e stacca la Juve che cade a Monza. In attesa delle partite della serata.
IMMOBILE-MILINKOVIC ED È LAZIO SHOW - Sarri sceglie Casale al centro, insieme a Patric, rispolverando la coppia che aveva fatto bene contro l’Hellas, a centrocampo Vecino e non Luis Alberto con Cataldi e Milinkovic, davanti c’è il recuperato Zaccagni a completare il tridente con Immobile e Felipe Anderson. La Cremonese è squadra intensa e che ha idee di gioco piuttosto chiare, come saltare la prima pressione avversaria e andare in profondità per gli attaccanti o per gli esterni di difesa che salgono con forza e così al 5’ Valeri ha la possibilità di calciare con il sinistro, ma la mira è sbilenca. Partita intensa, in un clima caldo, perché ai tifosi di casa rispondono i 3 mila laziali presenti. I biancocelesti sono in partita ed è una notizia dopo lo scempio danese, sono in partita soprattutto i big e allora sull’invenzione di Milinkovic per Immobile nasce il vantaggio della Lazio: giocata super del serbo in profondità, controllo perfetto di Ciro che sfila alle spalle di Chiriches e con il sinistro incrociato non lascia scampo a Radu. Il gol dello 0-1 non impatta sul morale della Cremonese che continua a giocare con scambi rapidi e buone trame, ma che non trova soluzioni una volta arrivata all’epilogo dell’azione. Buon per la Lazio che è applicata e compatta e quando riparte fa venire grossi mal di pancia ai grigiorossi, Immobile scappa sulla sinistra, entra in area e calcia addosso a Lochoshvili, palla sul petto e poi sul braccio (altissimo) del difensore georgiano. Serve l’on field review - dopo lungo check - per decretare il rigore che Immobile trasforma con freddezza, spiazzando Radu e segnando il suo quinto gol in campionato. Il colpo dello 0-2 è una mazzata per la squadra di Alvini che vive la seconda parte di primo tempo in balia della Lazio che fa quello che vuole, dominando il campo e sfiorando lo 0-3 con Felipe Anderson che, però, trova la deviazione di un difensore. La Lazio è in controllo, la lezione di Genova insegna che le partite vanno chiuse e ci pensa Milinkovic, nel recupero, a tradurre in pratica tale insegnamento: recupero alto di Cataldi, palla a Zaccagni che calcia di prima intenzione, respinta di Radu e tap-in di Sergej che segna la prima rete in campionato e festeggia con tanto di ciuccio davanti alla telecamera.
POKER PEDRO - Alvini cambia e inserisce Vazquez per Lochosvhili e Ascacibar per Escalante, la Cremonese prova la reazione a inizio ripresa e va a un passo dall’1-3 con Sernicola che arriva a rimorchio sul cross basso di Valeri, tiro a botta sicura e miracolo di Provedel. Minuti ricchi di emozioni quelli iniziali della ripresa, perché Vazquez commette un’ingenuità in uscita e si fa scippare da Felipe Anderson, assist immediato per Immobile che si divora la tripletta personale e il poker laziale. La Cremonese è comunque viva, mentalmente in partita, a differenza dell’ultima parte di primo tempo e su angolo fa ancora paura con Bianchetti che incorna e manda alto di un soffio. Sarri cambia e inserisce Pedro per Zaccagni e Romagnoli per Casale che accusa un problema all’inguine. La partita è bella, godibile, con occasioni per entrambe e soprattutto per Immobile che, innescato ancora da Milinkovic, non incrocia bene il destro e permette la parata di Radu. La Lazio quando può palleggiare è un piacere da vedere, proprio dal palleggio che libera Pedro nasce un’altra chance, il canario si smarca e prova il cross in mezzo per Vecino, ma la misura non è perfetta e per consolidare il palleggio entra Luis Alberto, fuori l’uruguaiano ex Inter e Fiorentina. Partita bella e ricca di occasioni, l’intensità della Lazio cala e le distanze non sono più quelle del primo tempo e allora da un batti e ribatti la palla schizza per Valeri che in rovesciata chiama Provedel a un altro intervento notevole. Il portiere friulano è attento, sempre posizionato bene, come accade sul colpo di testa di Bianchetti su cross di Sernicola. Nella Lazio escono Patric e Milinkovic-Savic ed entrano Basic e Gila, nemmeno il tempo di registrare i cambi e i biancocelesti piazzano il poker. Magia di Luis Alberto con l’esterno volante, palla per Immobile che serve subito Pedro e per l’ex Barça è un gioco da ragazzi far girare il piatto destro e mettere alle spalle di Radu. La Lazio gestisce bene gli ultimi minuti e con Romagnoli sfiora pure lo 0-5, Alessio svetta alto sul corner di Luis Alberto e stampa la palla sul palo. Sarebbe stata la sua prima gioia biancoceleste. Finisce di fatto così, la Lazio stravince a Cremona e riscatta la brutta figura di giovedì contro il Midtjylland.
Pubblicato il 18/09 alle ore 16:55










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