ESCLUSIVA - Lazio, Siviglia: "Ricordo un derby vinto 3-0. Dopo la finale di Europa League..."

11.11.2023 07:28 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Andrea Castellano - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA - Lazio, Siviglia: "Ricordo un derby vinto 3-0. Dopo la finale di Europa League..."

Giocare sia nella Lazio che nella Roma nel corso della propria carriera non è roba da poco. La lista di doppi-ex non è lunghissima: si tratta di un'élite di calciatori che scelgono di legarsi, chi più e chi meno, ad entrambe le maglie. È il caso, per esempio, di Sebastiano Siviglia, passato prima per la sponda giallorossa della Capitale nella stagione 2001/2002, e poi per quella biancoceleste dal 2004 al 2010. Proprio di recente, dopo la finale di Europa League persa dalla Roma, i tifosi laziali l'hanno chiamato in causa per via del suo cognome utilizzandolo per i propri sfottò. In esclusiva alla nostra redazione ha dato il suo punto di vista sulla vicenda: "Ho dovuto spegnere il telefono alle due di notte perché mi continuavano ad arrivare messaggi, mi hanno veramente sommerso. Mi ringraziavano quando c'era veramente poco di cui dirmi grazie (ride, ndr.). È vero che porto il cognome della città e della squadra che ha vinto l'Europa League, però allo stesso tempo c'è sempre quell'aspetto simpatico e giocoso che fa parte del dualismo tra Roma e Lazio e dell'aspetto gioviale del mondo del calcio". Poi ha continuato, raccontando le emozioni che si provano a giocare e a preparare un derby, riflettendo sui momenti delle due formazioni: 

LA PRESSIONE DEL DERBY - "Il derby qua a Roma è sentito da morire. I tifosi ti chiedono a gran voce di vincere. C'è pressione, un'atmosfera diversa e un'attesa che parte dai giornali fino a quando vai a prendere un caffè al bar. Però sono partite talmente tanto importanti che si preparano da sole. Il problema potrebbe essere quello di andare in campo con troppo nervosismo o di consumare energie nervose prima di giocare. La chiave è quella di avere una mente lucida ed equilibrata. È una sfida da fare a mille all'ora per 95 minuti: sai benissimo cosa ti aspetta e devi andare ad affrontare questo percorso con equilibrio".

UN RICORDO SPECIALE - "Di derby ne ho giocati diversi, uno che ricordo è il 3-0 (10 dicembre 2006, ndr.). Abbiamo vinto con un margine ampio e farlo in questo modo è stata una grande soddisfazione. Se c'è una cosa che mi torna in mente è vedere l'avversario in difficoltà. Su quel punteggio quasi speravano che ci fermassimo. Quando riesci ad impattare bene una partita così importante vuol dire che hai fatto una grandissima prestazione. I tifosi a circa venti minuti dalla fine avevano già iniziato a festeggiare".

LA SITUAZIONE DELLA LAZIO - "La Lazio arriva bene a questo derby. L'ultima partita di campionato a Bologna io ero presente allo stadio e non mi ha fatto impazzire la prestazione. La sconfitta è stata inaspettata dopo tre successi consecutivi. Poi però si è ripresa subito contro il Feyenoord. È stata una vittoria importante, non scaccia-crisi, ma che fa capire che la squadra sa fare risultato anche soffrendo. E poi ha dato ampio respiro soprattutto per la parte psicologica del derby. La partita di Champions League può rivelarsi un trampolino per fare bene domenica, anche perché poi ci sono 3 partite abbordabili. Speriamo che l'Europa funga da benzina per la ripresa in campionato". 

LE DIFFERENZE RISPETTO ALLO SCORSO ANNO - "I giocatori sono sempre stessi gli stessi tranne per Milinkovic e qualcun altro. La squadra deve dare maggiore continuità, ce l'ha nelle corde. L'anno scorso l'ha dimostrato, non credo che uno come Milinkovic-Savic possa spostare così tanto in una squadra. Da parte dei ragazzi deve venire fuori l'orgoglio, hanno fatto la differenza l'anno scorso e devono continuare a farla".

ASPETTATIVE SUL DERBY - "Mi aspetto grande attenzione, la Roma è una squadra importante con qualità. A volte si lega molto nella sua sfera difensiva, ma è molto forte nelle sue uscite e nell'andare a chiudersi bene. Spesso può non avere grandi idee senza Dybala, ma è in grado di fare male a chiunque ed è un avversario di tutto rispetto. Poi gli episodi nel calcio fanno la differenza. La Roma come la Lazio quest'anno ha vissuto un po' di alti e bassi".

IMMOBILE O CASTELLANOS - "Io scelgo Immobile, anche se Castellanos riesce comunque a incidere e a essere pericoloso. Nonostante abbia avuto qualche piccolo problema di recente, credo che per gli avversari sia un motivo in più di preoccupazione. Al di là di tutto, Ciro ha una capacità di attaccare la profondità come pochi. Per le difese è un pericolo costante".

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Pubblicato il 10/11 alle 16.00