Emergenza Lazio, sette stiramenti in pochi mesi. Ecco le possibili cause dei tanti infortuni

13.10.2025 08:00 di  Chiara Scatena  Twitter:    vedi letture
Emergenza Lazio, sette stiramenti in pochi mesi. Ecco le possibili cause dei tanti infortuni
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RASSEGNA STAMPA - Formello ormai sembra un’infermeria sempre aperta. Il numero di infortuni muscolari spaventa: ben sette stiramenti registrati da luglio a oggi. L’ultimo riguarda Taty Castellanos, fermatosi per una lesione al retto femorale destro dopo settimane di fastidi. Già Sarri, dopo la gara col Sassuolo, aveva svelato qualche problema agli adduttori dell’argentino, spiegando così la sua sostituzione e nel derby aveva giocato solo uno spezzone nel secondo tempo. Ma ora è di nuovo ko. Oggi effettuerà gli esami per definire l’entità della lesione: se di primo grado, dovrà restare fermo circa 20 giorni; altrimenti lo stop sarà di un mese. In ogni caso, Sarri teme di riaverlo solo dopo la sosta di novembre, insieme a Rovella.

Castellanos è solo l'ultimo di una lunga lista. Prima del suo sono arrivati gli stop di Zaccagni (lesione agli adduttori sinistri, la stessa zona operata a giugno per pubalgia), Dele-Bashiru (bicipite femorale destro), Lazzari (polpaccio destro), Vecino (bicipite femorale sinistro) e Patric (retto femorale sinistro). A questi si aggiunge la pubalgia cronica di Rovella, definita “sindrome retto-adduttoria”. Non si tratta di una vera lesione, ma di un’infiammazione muscolare che lo perseguita da tempo.

Ma quali potrebbero essere le cause di tanti infortuni muscolari in così pochi mesi e, soprattutto, con appena una partita a settimana? Il Corriere dello Sport ha provato a trovare una risposta vagliando due opzioni: la rizollatura dei campi di Formello, completata in estate, e/o la preparazione atletica e la gestione dei carichi di lavoro. Senza dimenticarsi che quello degli scorsi mesi è stato il primo ritiro estivo effettuato nel centro sportivo. La società, spiega il quotidiano, rigetta la prima ipotesi, invece al vaglio dello staff tecnico. Nel frattempo però si analizza il lavoro atletico che spesso si concentra sulla forza, vecchio protocollo sarriano.