Lazio - Feyenoord, Luis Alberto: "Stanco delle voci su di me. Abitudine dire che è colpa mia"

09.09.2022 07:33 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Niccolò Di Leo - Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Feyenoord, Luis Alberto: "Stanco delle voci su di me. Abitudine dire che è colpa mia"
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Al termine della partita tra Lazio e Feyenoord, terminata 4-2 per i capitolini è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il centrocampista dei biancocelesti, Luis Alberto:"Vedo la squadra in crescita. Abbiamo giocato sei partite a livello alto, anche contro il Napoli i primi venticinque minuti abbiamo giocato a un livello ottimo, poi loro sono forti e hanno preso la aprtita male. Oggi abbiamo fatto una grande partita, abbiamo fatto un ottimo primo tempo, potevamo stare cinque o 6 a 0 ngià subito, è quello che ci è mancato contro la Samp. Sono stanto di sentire voci intorno a me, io voglio giocare dall'inizio e da tanto tempo che quando si vince vinciamo tutti, quando si perde è colpa di Luis Alberto. Sono stanco di questa cosa, io gioco per la squadra, non contro. Si parla sempre di Siviglia, io non ho mai fatto nomi, io sto bene qua a casa mia che è la Lazio, voglio bene a tutti, come molti vogliono bene. Io ringrazio tutti, sono felice qua, è casa per me, ho parlato anche con il mister. Io sono diverso per caratteristiche da altri giocatori, il mister mi chiede di far palleggiare la squadra ed è quello che ho fatto oggi"

Ai microfoni del canale ufficiale il Mago ha aggiunto: "Sono contento per il gol e l’assist. Voglio migliorare i numeri dell’anno scorso. Nel primo tempo abbiamo fatto una delle più belle partite degli ultimi anni: buon palleggio, aggressivi e cattivi sotto porta. Potevamo fare anche qualche gol in più. Questa deve essere la Lazio perché siamo forti e non dobbiamo avere paura di perdere la palla. Meglio correre due secondi dopo aver perso palla che tanto dopo. Il gol? Ero solo davanti al portiere, dovevo segnare. Voglio segnare di più quest’anno, però non devo fissarmi perché le cose arrivano se la squadra gioca bene e vince. Questa è la cosa più importante. Adesso riprendiamo fiducia e continuiamo a crescere perché siamo forti".

CRITICHE STERILI - "Ci sono state troppe critiche. Con la Sampdoria abbiamo giocato bene e non l’abbiamo chiusa. Abbiamo creato tanto e ci è mancato il gol. Il Napoli è fortissimo, ha fatto quasi sempre la Champions. Nei primi 25 minuti di sabato abbiamo giocato alla pari. Poi per bravura loro e timore nostro ci siamo abbassati troppo. Con una squadra come il Napoli ci sta soffrire. Dobbiamo continuare a lavorare a testa alta verso la prossima partita".

SUPPORTO - "I tifosi sono il numero 12. Il giovedì la gente lavora ed è difficile, ma oggi c’era gente. In campionato c’è tanto pubblico e a noi ci piace sentirli. Andiamo avanti insieme e arriveranno cose belle".

Il numero 10 biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di DAZN dicendo la sua sulla prestazione di questa sera e sul suo stato d’animo dopo le tante voci su una sua possibile partenza: “Il mio gol è stato importante a livello di fiducia. Il primo tempo abbiamo fatto una prestazione incredibile ma penso che una partita si debba chiudere prima. In Europa non si può concedere tanto perchè possono farti gol in pochissimo tempo. Io sono sempre lo stesso, ma vedo che si parla tanto di me, è diventata un’abitudine dire che è colpa mia. Il mister mi vuole e se mi fa giocare è perché pensa che posso dare una mano alla squadra. Voglio essere felice qua e rendere felici i tifosi”.