Figc, nuova idea sul tavolo: salvare il calcio con l'1% dei ricavi delle scommesse

12.04.2020 16:02 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Figc, nuova idea sul tavolo: salvare il calcio con l'1% dei ricavi delle scommesse
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La Figc ha formulato nei giorni scorsi una proposta: creiamo un fondo "salva calcio", una specie di paracadute per le realtà più sofferenti, alimentato anche con fondi federali e con l’un per cento delle scommesse. Più di 100 milioni di euro l’anno su una raccolta di 10,4 miliardi nel 2019. Una proposta - sottolinea La Gazzetta dello Sport - che ha generato una contrarietà fra gli operatori che temono di perdere una fetta di ricavi.

MODELLO FRANCESE - La proposta della Federcalcio al governo è fedele alla filosofia delle richieste: non aiuti economici diretti, ma possibilità di accedere a risorse generate dal sistema, cioè dalle partite. Si tratta del modello francese, impostato sul concetto di diritto d’autore per gli organizzatori degli eventi su cui si scommette.

GOVERNO POSSIBILISTA - L’un per cento chiesto dal calcio ha però provocato altre reazioni. Gianni Petrucci, presidente del basket ha fatto a Spadafora questo discorso: se il calcio avrà la sua percentuale, è giusto che anche la pallacanestro possa avere la sua, è un nostro diritto. L’ipotesi, che potrebbe entrare nel cosiddetto «decreto aprile», è quella di trasformare il «salva calcio» in «salva sport». Con modalità però tutte da verificare: ogni sport avrebbe risorse in base alla sua quota di scommesse o funzionerebbe un principio di mutualità verso tutto il sistema sportivo? Niente da fare, invece, per la sospensione di un anno del divieto di pubblicità e di sponsorizzazioni delle aziende di betting. La contrarietà dei 5 Stelle è totale e non lascia spazio a riaprire la questione in sede governativa.

"NOI GIÀ DIAMO" - Il no all'un percento è stato espresso da alcune aziende di betting. Moreno Marasco, presidente di Logico, spiega: "La Legge di Bilancio prevede già che il settore dei giochi contribuisca al finanziamento del Coni sin dal 2004 e di Sport e Salute dal 2019. Sarebbe una vessazione ulteriore per un mondo già duramente colpito dalla crisi (imposte indirette su ricavi al 54 per cento)". L’altro rebus è sulla possibilità di inserire nel computo dell’un per cento anche ciò che viene raccolto in Italia per eventi organizzati all’estero (nel 2018, la serie A ha chiuso al 15,7 del totale scommesso sul calcio, il Mondiale al 6,7, la Champions al 6,1, la Premier League al 4,7 e la Serie B come la Liga al 4,4).