Inter, Acerbi rivela: "Alla Lazio ho avuto alcune incomprensioni con i tifosi"

15.09.2025 15:45 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Inter, Acerbi rivela: "Alla Lazio ho avuto alcune incomprensioni con i tifosi"
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Nell'edizione odierna de Il Corriere dello Sport è stata pubblicata un'anteprima del nuovo libro "Io, Guerriero" di Francesco Acerbi, difensore dell'Inter. In particolare in un passaggio si legge la descrizione del suo trasferimento in nerazzurro dalla Lazio. Questo è ciò che ha scritto: "Quando è arrivata la chiamata dell’Inter, nel 2022, molti hanno storto il naso. C’era chi parlava di 'giocatore a fine corsa', chi sottolineava l’età, chi si chiedeva se fossi ancora all’altezza di un club così. Lo so bene. Non è facile far cambiare idea a chi ha già deciso chi sei. Nel calcio funziona così: ti incasellano, ti etichettano e poi si aspettano che tu resti sempre lì, all’interno di quella definizione. La memoria è spesso corta: conta più l’ultima stagione che tutta la strada fatta prima"

"Io invece quella chiamata l’ho vissuta come un segnale. Alla Lazio, allenata da Sarri, non avevo avuto una stagione brillante e, in più, con parte della tifoseria c’erano state incomprensioni. Sapevo di essere arrivato a un bivio: o accettavo di scivolare lentamente verso il tramonto, o mi rimettevo in gioco davvero, senza alibi. Dopo tutto quello che avevo passato – la malattia, la rinascita, la Nazionale – sentivo di essere pronto. Non per dimostrare qualcosa agli altri, ma a me stesso. Si era parlato di un interesse da parte del Napoli, del Marsiglia, ma quando arrivò la chiamata dell’Inter sapevo che era quella giusta. Mi dissi: 'Francesco, questa è la tua occasione per giocare nel club che hai sempre guardato con rispetto, quasi con soggezione. Ora sei qui. Tocca a te'. La maglia nerazzurra l’avevo vista per anni da avversario. Con rispetto, sì, ma anche con quel pizzico di timore che è d’obbligo quando affronti squadre abituate a giocare per vincere".

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