Lazio, Magnocavallo: "Salvi solo grazie all'amore per questa maglia"

Il 21 giugno, per la Lazio non potrà mai essere un giorno come un altro. Rappresenta una delle gesta più eroiche ed emblematiche della storia del club biancoceleste: la gara contro il Vicenza vinta grazie al gol di Giuliano Fiorini. Una rete che avrebbe decretato la fine di un incubo: quello della discesa in Serie C, scongiurata. In quella partità, con la casacca laziale scese in campo anche Giorgio Magnocavallo. Che, ai microfoni di Lazio Style Radio, ha ricostruito quella giornata storica: "Con la Lazio dei -9, ogni gara era un bagno di sangue per la sopravvivenza. Soprattutto nel confronto contro il Vicenza, un'altra squadra in lotta per la salvezza. In quella partita, Fascetti mi fece fare la punta, un numero 9 dinamico che non desse alcun punto di riferimento. Sembrava una partita maledetta, stregata, attaccavamo tanto senza riuscire a segnare. Quella fu l’annata più brutta della mia vita, partendo con i -9, le vittorie che valevano due punti, ogni gara era un’agonia. Abbiamo fatto una grandissima impresa. Arrivammo agli spareggi perché eravamo un gruppo coeso e compatto. Era stato un anno veramente difficile e tosto, eravamo stravolti e provati. Il gol di Fiorini è stata una liberazione, il sapere di essere salvi fu come vincere la Champions. Il segreto per salvarci era stato la forza di volontà e l’amore per quella maglia. Impossibile non voler bene alla Lazio, i tifosi sono eccezionali e la città è bellissima”.
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Pubblicato il 21 giugno alle ore 20:30