Murale Gabriele Sandri: decoro vs memoria, che vinca il buonsenso

Il murale dedicato a Gabriele Sandri a Piazza Vescovio non si cancella. Nelle scorse ore, una camionetta del comune di Roma è arrivata nella nota piazza della parte Nord della Capitale con l'ordine di cancellare dai muri tutte le scritte a carattere calcistico e politico. La prima immagine che stava per essere eliminata era quella dedicata al giovane tifoso della Lazio scomparso ormai 16 anni fa, l'11 novembre del 2007. A intervenire e a impedire il tutto ci hanno pensato i ragazzi dello storico Pub Excalibur che, in esclusiva alla nostra redazione, hanno raccontato: "Sono arrivati in piazza due addetti comunali a bordo di una camionetta adibita alla cancellazione di scritte e immagini che colorano i muri della piazza. Si trovavano vicino al ritratto di Gabriele e stavano per procedere con la cancellazione". Per fortuna i ragazzi sono riusciti a convincere i due uomini a non procedere con l'operazione. "L'ordinanza prefettizia però sembrerebbe ancora in vigore", spiegano i ragazzi del pub. Il murale è diventato ormai uno dei simboli della zona ed è dedicato a un ragazzo che non c'è più, ma che vive nel cuore di molti e al quale tutti sono legati, al di là della fede calcistica. Il ricordo di Gabirele non può e non deve essere cancellato, soprattutto a Piazza Vescovio, dove sono vivi in modo particolare i colori biancocelesti. Che prevalga il buonsenso. In queste occasioni non è meglio che a vincere sulle carte burocratiche siano la sfera emozionale e sentimentale?