Lazio, l'attacco non vede la porta: il dato inquietante sulle conclusioni
RASSEGNA STAMPA - Maurizio Sarri ha iniziato a seguire una linea ben distante dalla sua idea di calcio. "Mi sto violentando" aveva detto qualche settimana fa in conferenza. Dopo il Pisa si è ripetuto usando qualche tecnicismo in più: "Con questi giocatori non posso fare il mio calcio. Prima cercavo un palleggio più assistito, ora più verticalità perché la squadra ha altre caratteristiche. Lavoriamo per trovare equilibrio tra solidità e pericolosità". Per quanto riguarda la prima i passi in avanti sono evidenti. Nelle ultime 5 partite la Lazio ha vantato 4 clean sheet, di cui 3 consecutivi tra Atalanta, Juve e Pisa. Guardando la classifica dei top-5 campionati europei, Ivan Provedel occupa il secondo posto per reti inviolate e lo condivide con Mile Svilar della Roma, Nick Pope del Newcastle e Lucas Chevalier del Psg che però ha giocato una partita in più (10) rispetto agli altri (9). Davanti a loro solo David Raya dell'Arsenal e Gregor Kobel del Borussia Dortmund con 5 reti inviolate.
UN ATTACCO CHE NON ATTACCA - La Lazio rischia poco e quando l'avversario si palesa dalle parti di Provedel, quest'anno è costretto a superare un altro muro che spesso e volentieri in questo inizio di stagione ha messo i guantoni sui clean sheet dei biancocelesti. Difensivamente il rendimento ricorda quello della stagione 2022/2023. Una difesa solida e un portiere di grande affidabilità. Offensivamente, però, la distanza è netta. La Lazio non solo fatica a segnare, ma addirittura a rendersi pericolosa. A testimoniarlo sono i dati sulle conclusioni, riportati dal Corriere dello Sport: la squadra di Sarri è quattordicesima per tiri totali (96) e undicesima per tiri nello specchio (32). La Lazio è il sesto attacco del campionato e considerando solo le big del campionato ha fatto meglio solo della Roma (10 gol) che, però, migliora clamorosamente nel reparto arretrato (appena 4 reti subite).
CINISMO - Maurizio Sarri dovrà quindi trovare una soluzione. I clean sheet sono importanti se abbinati ai gol del reparto offensivo, ergo: serve un modo per trovare di più le conclusioni verso le specchio e segnare più reti se si vuole risalire la classifica. A questo la Lazio dovrà aggiungere un po' di cinismo. E qui Sarri potrà fare poco. Errori come quello di Isaksen contro il Pisa o quello di Dia nel derby non sono accettabili. I biancocelesti non sono nelle condizioni di poter sprecare occasioni da gol così clamorose, soprattutto considerando la scarsa frequenza con la quale sono arrivati al tiri in queste prime nove giornate di campionato.
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