Spinozzi spiega: "Ecco perché i tifosi della Lazio mi amano ancora"

31.10.2025 22:00 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Spinozzi spiega: "Ecco perché i tifosi della Lazio mi amano ancora"

Lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport per l'ex difensore della Lazio Arcadio Spinozzi. In particolare ha spiegato i motivi per cui nella Capitale è ancora molto amato come giocatore. Di seguito le sue parole.

"Perché non sono mai stato un ruffiano. Ero visto come un sindacalista, in prima fila contro Moggi e Sbardella per via delle promesse non mantenute. Uno spogliatoio… anomalo. Alcuni facevano a gara a chi avesse la pistola migliore. Ma uscivano menzogne sui giornali e in tv. Ci davano dei mercenari, scrivevano che non ce ne fregava nulla, ma erano bugie montate ad arte. Sono taciturno, ma non sopporto le ingiustizie. Con Moggi mi scontrai perché voleva vendermi alla Cavese, io dissi di no e lui fece uscire sui giornali che io avevo chiesto cifre improponibili. Dissi che non avrei giocato più".

"Io ero un difensore che ti randellava e ti stava addosso. Nel 1984 marcai Paolo Rossi in uno Juve-Lazio. Aveva appena segnato 3 gol al Messico. Non toccò palla".