Lazio, Sanderra: "Sarri è più felice ora di quando ha vinto lo Scudetto"
RASSEGNA STAMPA - Il male è ormai alle spalle e Stefano Sanderra può riprendere ad allenare. L'ex tecnico della Primavera era stato costretto a interrompere bruscamente il lavoro con i ragazzi a causa di un brutto male, ma - dopo aver rischiato parecchio - ora è fortunatamente tutto alle spalle e può tornare al lavoro, come ha raccontato in esclusiva al Corriere dello Sport. L’esperienza vissuta lo ha arricchito e lo ha portato infatti ad abbracciare pienamente il concetto di "Amor fati": accettare e amare ciò che il destino riserva.
Proprio a proposito di filosofia, Sanderra ha parlato del suo approccio filosofico al calcio, spiegando di amare lo studio e di aver scritto, durante la degenza in ospedale, un secondo libro di prossima uscita, incentrato sulla dimensione spirituale del calcio. Ha sottolineato l’importanza dell’arte maieutica per far emergere le risorse dei giovani, della necessità di riaccendere la passione in un sistema troppo calcolato e ossessionato dal risultato.
Tornando al calcio e al mestiere di allenatore, il tecnico ha spiegato che il suo modello ideale prevede un mix tra Claudio Ranieri e Maurizio Sarri: "Con quest'ultimo ho parlato da poco a Formello. Lo vedo più felice ora di quando vinceva lo scudetto alla Juve. Tra di noi c’è stima reciproca, è un personaggio che catalizza e caratterizza le sue squadre. Un punto di riferimento e un uomo schietto. Lotito? Mi ha detto di non mollare, è stato felice quando mi sono ripreso".
Sul futuro, Sanderra ha riferito di sentirsi pronto a ricominciare: "Vediamo cosa accadrà, ho più forza e voglia di prima. Mi sento rinato":
