Josip Elez, il ragazzo croato con il vizio del cucchiaio

Il cucchiaio, o lo scavino che dir si voglia, sta diventando il suo marchio di fabbrica. Dopo il rigore realizzato contro la Roma nella tana del lupo, Josip Elez ci ha preso gusto e si è ripetuto contro l'Inter in Coppa Italia. In campionato, in quel di Napoli, si è limitato ad insaccare il pallone con un portentoso stacco di testa. Contro i partenopei l'ex Hajduk ha dovuto abbandonare il campo dopo 45 minuti di gioco, altrimenti sarebbe andato lui sul dischetto al posto di Lombardi, il cui tiro dagli undici metri è stato respinto. Il croato, dopo un fisiologico periodo di adattamento, si è imposto di prepotenza nella Primavera campione d'Italia in carica. Era arrivato a Fiumicino in un pomeriggio di luglio, sembrava spaesato, spaventato, quell'aria da duro per un attimo lo aveva abbandonato. Insieme a lui, come riportato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, c'era il suo agente Adrian Aliaj. Superò brillantemente le visite mediche il giocatore classe 1994, e poco dopo firmò un contratto di cinque anni con la Lazio. La benedizione di Igor Tudor ("E' un vero affare”) non poteva che essere una garanzia, il lavoro di Bollini ha fatto il resto. Contro il Catania, alla terza di campionato, Elez fa il suo esordio a difesa dell'aquila. Esce alla distanza Josip, viene schierato al centro della difesa prima, e in mezz al campo poi, dimostrando una qualità tanto cara agli allenatori: la duttilità. Sin qui il ragazzo nativo di Split, ha collezionato 14 presenze da titolare (tra campionato e Coppa Italia), condite da 4 gol. La prima squadra lo aspetta a braccia aperte.