Lazio, Guarente: "Il lavoro di Sarri pagherà. Vi svelo il mio uomo copertina"

02.01.2022 07:36 di  Edoardo Zeno  Twitter:    vedi letture
Fonte: Edoardo Zeno - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Guarente: "Il lavoro di Sarri pagherà. Vi svelo il mio uomo copertina"

La Serie A è giunta al giro di boa. Dopo 19 giornate di campionato, la Lazio di Sarri è riuscita a dire la sua nonostante gli alti e bassi. Vittorie di lusso con Roma e Inter ma anche capitomboli come Bologna e Verona. Il percorso del Comandante sulla panchina biancoceleste è solo all'inizio e il tempo di crescere insieme è tutto a disposizione. Di questo e altro ha parlato Tiberio Guarente, ex centrocampista di Bologna e Atalanta, che ha lavorato con Sarri nel suo trascorso a Empoli. Queste le sue parole rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni: "Bisogna vedere il bicchiere a metà, o è mezzo pieno o è mezzo vuoto. Le aspettative erano alte dopo l’arrivo di Sarri e l’addio di Inzaghi dopo degli ottimi anni. La Lazio, soprattutto nelle grandi sfide, ha dimostrato un ottimo gioco. Non ha ancora una rosa completa per riuscire a stare nelle prime quattro posizioni, ma il lavoro di Sarri alla lunga pagherà. È un allenatore che ho avuto e che ci mette un po’ per far capire il proprio gioco. Ad esempio se fosse rimasto alla Juve avrebbe potuto fare ancora meglio della prima stagione".

Richieste sul mercato? “Sicuramente servirà un attaccante di riserva a Immobile. Le squadre che ambiscono alla Champions hanno almeno un ricambio di qualità davanti. Negli ultimi anni la Lazio si è affidata sempre a Immobile e a Caicedo quando subentrava. Non ha mai avuto un’alternativa fondamentale. Il giocato del mister prevede qualità sulle fasce. Felipe Anderson e Pedro stanno facendo bene. Luis Alberto ha avuto un po’ un calo ma ora sta venendo fuori. È un giocatore importante per una squadra che ambisce alle zone nobili della classifica. Ora potrebbe trovare maggiore condizione fisica e mentale che è quella che fa la differenza".

L’uomo copertina biancoceleste? "Direi Pedro. Ha fatto un ottimo girone d’andata. Veniva da una realtà come la Roma. Non era facile approdare alla sponda opposta e dimostrarsi un grande professionista. Ha giocato praticamente sempre e ha dimostrato con gol e assist di essere un giocatore davvero importante".

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