Lazio, sofferenza e orgoglio: il Torino fa meglio, ma Immobile lo riprende

24.09.2021 07:05 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, sofferenza e orgoglio: il Torino fa meglio, ma Immobile lo riprende
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Soffre, sbanda, ma alla fine porta via un punto da Torino. La Lazio gioca una partita dalle mille difficoltà, crea poco e a metà ripresa comincia a perdere distanze ed equilibri anche nella fase di non possesso, va sotto e alla fine recupera con un rigore di Immobile. Può recriminare la squadra di Juric per quanto s’è visto, ma per quasi un’ora s’è vista una Lazio ordinata, capace di contenere l’intraprendenza granata, salvo poi perdere lucidità e lasciare del tutto l’iniziativa ai padroni di casa, ingenui nel non saper mantenere il vantaggio nel finale. Male le mezzali, senza la qualità di Milinkovic e Luis Alberto la squadra non trova sbocchi offensivi. Da rivedere i terzini (soprattutto a destra), mentre i centrali continuano a vagare nella terra di mezzo, incapaci di dare solidità alla linea. Tanti, insomma, gli aspetti su cui lavorare. Per questo il punto è d’oro. 

PARTITA BLOCCATA - Cambia Sarri, quattro sostituzioni rispetto al Cagliari: Marusic prende il posto di Lazzari in difesa; ci sono Akpa e Cataldi in mediana, insieme a Luis Alberto, con Raul Moro in avanti a comporre il tridente con Immobile e Felipe Anderson. Ritmi alti, intensità quasi atipica per il campionato italiano, ma anche poca qualità nella manovra di entrambe le squadre. La Lazio, con Akpa in mezzo al campo, ha più equilibrio, è meno sbilanciata e quindi soffre meno le sortite offensive degli avversari. Quello che manca è la qualità nell’accompagnare la manovra offensiva, praticamente nulla nei primi 45’ del “Grande Torino”. Luis Alberto continua a faticare nel trovare una sua identità nel 4-3-3, non che manchi applicazione, ma lo spagnolo sembra spaesato, fuori contesto e la luce non s’accende mai. Male il 10, male anche i centrali nell’uscita palla, tanti gli errori in appoggio che ingolfano la manovra laziale. Chi ci prova di più è Felipe Anderson che, dopo aver saltato Aina e Mandragora, non trova nessuno pronto alla finalizzazione a centro area. Il Torino è aggressivo, imposta la gara sui duelli individuali, incollando Pobega a Luis Alberto e Linetty a Cataldi. Nel finale di tempo, i granata crescono e cominciano a spingere soprattutto dalla parte di Ola Aina: proprio dai piedi del nigeriano parte il cross che Sanabria, scappato alle spalle di Acerbi, piazza sotto la traversa, trovando la grande parata di Reina che devia sulla traversa e salva i biancocelesti. 

IMMOBILE NEL FINALE - Ripresa che inizia con Milinkovic-Savic al posto di Luis Alberto. Cambio tattico, probabile anche una staffetta in ottica derby. Ma anche con Pedro per Raul Moro. E proprio l’ex Chelsea va a un passo dal vantaggio: combinazione tra Immobile e Felipe Anderson, fuga sulla destra del brasiliano e cross basso al centro su cui Pedro, in spaccata, non arriva di un soffio. Bene comunque il canario, subito nel vivo del gioco. Il Torino risponde con un destro di Linetty dai 25 metri, comunque facile preda di Reina. Meglio la Lazio nella gestione della palla rispetto alla prima frazione e Sarri sceglie Lazzari (out Marusic) per avere più spinta sulla fascia destra. L’intensità rimane alta, del resto questo è quello che caratterizza le squadre di Juric e i granata mettono i brividi alla Lazio con Ansaldi - da poco entrato al posto di Aina - che col sinistro non va lontano dai pali della porta di Reina. Il quarto cambio di Sarri è Leiva per Cataldi. Juric manda in campo Pjaca e Rincon che sostituiscono Linetty e Brekalo. Cambi azzeccati quelli dell’allenatore granata, perché su cross di Singo, Pjaca arriva puntuale e insacca di testa. Male, nell’occasione, Lazzari che resta a guardare e si fa sovrastare dal croato. Entra Muriqi, fuori Akpa, ma è ancora Pjaca a chiamare Reina alla grande parata e poco dopo Djidji, su azione da corner, colpisce di testa e va a un passo dal palo. La Lazio reagisce in maniera veemente, di istinto puro e su palla inattiva scheggia la traversa con Immobile. La fisicità di Muriqi mette in difficoltà il Torino e proprio il kosovaro è lesto nel raccogliere una spizzata di Milinkovic, anticipare Djidji che lo stende in area; per Abisso non ci sono dubbi ed è rigore. Dal dischetto va Immobile che spiazza Milinkovic-Savic e fa 1-1 quando si è già nel recupero. Sesto centro in Serie A per Ciro. Gli ultimi minuti sono di confusione, con la Lazio che prova addirittura a vincere e il Toro che non molla. Ma non succede altro. Al “Grand Torino” finisce in parità, risultato che per quanto visto può star bene eccome alla squadra di Sarri.