PAGELLE Midtjylland - Lazio: difesa da incubo, davanti il buio pesto

16.09.2022 07:23 di  Carlo Roscito  Twitter:    vedi letture
Fonte: Carlo Roscito - Lalaziosiamonoi.it
PAGELLE Midtjylland - Lazio: difesa da incubo, davanti il buio pesto
© foto di Lalaziosiamonoi.it

PROVEDEL 5,5: Fulminato due volte nel primo tempo, può poco e nulla sulle conclusioni ravvicinate. Qualche timore in più del solito nel giro palla coi piedi, non sfugge nemmeno lui alla serataccia del reparto arretrato. Finisce 1-1 il duello dal dischetto con Evander, poi i compagni dormono e non lo aiutano nemmeno sulla respinta. Il quinto chiude la gara da incubo.

HYSAJ 4: Per carità, Gila scivola e apre la voragine in area, pure lui però non fa niente per passare davanti a Kaba e provare quantomeno a contrastarlo. Impantanato nel quarto d’ora di totale sofferenza, poi allungato fino al triplice fischio: sul primo gol danese si fa saltare da Isaksen che colpisce la traversa. Nel secondo tempo non migliora la situazione, mette in difficoltà la Lazio anche quando ha il pallone tra i piedi.

GILA 4: Inizio pimpante, prosieguo spompante. Una mezz’ora di livello, reattività nelle fughe all’indietro e negli anticipi secchi. Poi distaccato e sfortunato: concede troppo spazio al sinistro di Paulinho, scivola e spiana la strada al raddoppio avversario. Nella ripresa non c'è più nulla da fare.

ROMAGNOLI 4,5: Mezzo voto in più degli altri in difesa. Neanche troppo per merito suo, ma per gli sbagli continui di tutti gli altri. Rischia il rosso per gentile grazia di un siluro in orizzontale di Hysaj.

RADU 4: Esordio dall’inizio, si rivela una partitaccia. In principio duetta bene con Luis Alberto e Pedro, i due dalla sua parte. Gli affanni però sono tutti difensivi: poteva accorciare di più dopo la traversa di Isaksen, il pallone ritorna in area da destra e sblocca il risultato. Sul terzo casca con tutte le scarpe alla finta dello stesso danese. 

Dal 53’ MARUSIC 4: Eppure, quando era in panchina, Isaksen glielo aveva già fatto vedere da lontano. Sbaglia il tempo dell’intervento sul cambio di gioco, subito dopo atterra quella che sembra una furia di giocatore e invece è solo uno che sta in campo col veleno necessario.

VECINO 4,5: Si ricorda per una percussione centrale, chiusa con uno scarico a destra per Pedro. Stop. Forse poteva tirare in prima persona. Una prestazione opposta a quella di giovedì scorso, l’altra faccia dell’Europa. Quella deludente.

Dal 53’ MILINKOVIC 6: Entra e segna, quando è così - a maggior ragione - si rimpiange la sua assenza nel blocco dei titolari. Ormai è troppo tardi però per raddrizzarla e neanche gli va troppo di andare duro a contrasto. 

CATALDI 4: Come tutta la squadra annaspa dall’1-0 in poi. Una sberla per lui e i compagni, crolla totalmente ogni filtro da quel gol incassato. Commette il fallo, anche se Isaksen crolla come se fosse stato colpito da un tir, che porta il Mitjylland sul 3-0.

Dal 69’ MARCOS ANTONIO 6: Venti minuti inutili, ahilui, sotto ogni aspetto.

LUIS ALBERTO 4: Trascinato, più che trascinante. Per 20-25 minuti gestisce bene il pallone però manca la verticalità. Successivamente sparisce dal campo e ci si ricorda di lui solo per un palo colpito da corner. Che ogni tanto potrebbe pure direzionare sulla testa di qualche compagno: dopo 1580 tentativi non sarebbe neanche un eurogol, ma una liberazione. 

FELIPE ANDERSON 4: Cambiando l’ordine delle fasce il risultato non cambia. Mangiato a destra e a sinistra, manco dovesse saltare in dribbling Dumfries e Theo Hernandez. I terzini del Mitjylland se lo mettono in tasca. Migliora quando tutto è finito: un tiro che sfiora il palo, un assist per Cancellieri, un altro per Romero. Poteva pensarci prima.

IMMOBILE 4: Mai una volta che può attaccare la profondità, mai una volta che viene servito a dovere per colpire. Mai una volta, a dir la verità, che dà la sensazione di essere nella serata giusta. Serata arraffona.

Dal 76’ ROMERO sv

PEDRO 4,5: Scelto a sorpresa con un solo allenamento nelle gambe. Un po’ si vede, sua l’unico tiro pericoloso fino all’intervallo, ben murato dal portiere col guantone. Nella ripresa, a risultato compromesso, gli viene risparmiata mezz’ora abbondante.

Dal 53’ CANCELLIERI 4,5: Si aspettava di giocare titolare, quando la lavagnetta illumina il suo numero la partita è già bella che rovinata. Ha poco tempo e non fa nulla di produttivo. Anzi, si dimentica la marcatura sul secondo palo e la Lazio incassa il quinto.

ALL. SARRI 4: Una mattanza ingiustificabile, contro una squadra che aveva vinto una sola gara delle ultime nove, che invece si diverte contro un disordine totale che ricorda tanto quello della scorsa stagione. E un atteggiamento simile, dal punto di vista tattico e caratteriale, oggi non è più accettabile. Si finisce con gli olé dei tifosi danesi, cosa c’è da aggiungere?

Pubblicato il 15.09 alle 20.40