Lazio, l'ex arbitro Casarin giudica Manganiello: "È stato bravo a..."

Paolo Casarin, intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, ha detto la sua sulla prima storica spiegazione allo stadio di un arbitro di una decisione presa con il Var in Italia, avvenuta durante Como-Lazio e che visto Manganiello spiegare il motivo che lo ha portato ad annullare la rete del pareggio di Castellanos (fuorigioco).
LA SPIEGAZIONE DI MANGANIELLO IN COMO-LAZIO - "In Como-Lazio abbiamo avuto un arbitro bravo come Manganiello, ha diretto la gara in modo omogeneo per tutti i 90 minuti ed è stato il primo che ha spiegato al pubblico la decisione presa dopo la revisione al Var. Tutto è avvenuto rapidamente, in questi anni spesso si è sottolineata qualche lungaggine di troppo tra arbitro e Var. Ieri invece il Var si è fatto trovare pronto e attento e tutto è avvenuto in modo omogeneo e rapido. L'annuncio si è ridotto a una semplice frase, senza interruzioni, ha avuto il merito di togliere dubbi alla persone, informandole precisamente, è stato un inizio interessante. Spero continui così anche per situazioni più complesse".
L'ANNUNCIO NEI GRANDI STADI - "Il grande stadio ha la capacità di turbare l'arbitro ma se l'arbitro reagisce con un'informazione rapida, convincente e senza troppi giri di parole, l'accoglienza non può che essere positiva. La spiegazione è senza fare troppi giri di parole. Questo vuol dire che il Var si è fatto trovare presente, pronto e preparato".
TEMPO EFFETTIVO - "Si continua a giocare troppo poco, non possiamo giocare 54 minuti di tempo effettivo. Dobbiamo arrivare almeno a 60 minuti, altrimenti sono tempi persi anche da parte dell'arbitro. La partita deve essere rapida".
GLI OTTO SECONDI E IL VAR - "Non aspettiamoci tanti corner, spero che qualcuno applichi questa regola. Non è fondamentale, ma aiuterebbe ad aumentare anche il tempo effettivo. Andare di più al monitor? Ha ragione Rocchi. Chiunque deve avere sempre la sensazione che è l'arbitro che sta arbitrando. Il Var è un grande aiuto, fondamentale - ha concludo Casarin - ma è l'arbitro che deve prendere il comando della partita in maniera decisa e precisa. Negli ultimi anni non sempre è avvenuto".
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