Lazio, Maestrelli: Kim Rossi Stuart e il passato di Pietrangeli
Massimo Maestrelli è intervenuto ai microfoni di Radiosei nel giorno dell'anniversario della morte del padre Tommaso. Ecco le sue parole, tra aneddoti extra-calcistici e l'affetto dei tifosi della Lazio:
"Da una decina di anni a questa parte vado a Prima Porta, davanti alla cappella di babbo. Incontro molta gente, gli amici di Velletri, trascorro ore in compagnia con Padre Vittorio per poi iniziare la danza del cibo. Il prossimo anno saranno 50 anni, è passato tanto tempo.
Gli ultimi anni sono stati ricchi di tante iniziative per ricordare papà. La docuserie di Sky, il docufilm al Festival del Cinema e pochi giorni fa ho ricevuto la chiamata di Kim Rossi Stuart che mi ha invitato a casa sua. Siamo stati un pomeriggio a parlare, sono rimasto colpito di come fosse preparato su babbo. Lui cercava una storia e l’ha trovata. Non avrei mai pensato che il cinema si potesse avvicinare alla figura di mio padre. Lui è romanista, ma di quelli vivibili (ride, ndr). Ci sentiamo tutti i giorni, ci vediamo spesso a Ponte Milvio, parliamo molto e la cosa mi rende felice. Vediamo cosa uscirà fuori, quando c’è babbo di mezzo c’è sempre da stupirsi.
Non tutti sanno che Nicola Pietrangeli è stato un tesserato nel settore giovanile nella Lazio. Poi scelse di fare il tennista, ma l’amore per la Lazio è rimasto. Nacque un amicizia anche con papà ed un giorno nacque l’invito di venire ad allenarsi con la squadra. Oggi non potrebbe mai accadere. In quell’ora e mezzo in campo era trattato come se fosse un calciatore come un altro. Qualche calcio l’ha preso anche lui (ride, ndr)”.
