PHOTOGALLERY - Dal volo di Olympia alla goliardia della gente laziale passando per le gesta di Cissè & Co: finisce il ritiro di Auronzo di Cadore

AURONZO DI CADORE - Cala il sipario sulle Tre Cime di Lavaredo: la Lazio, ripartita con un charter dall'aeroporto di Venezia intorno alle 20,45, è già nella Capitale. Ma prima di mandare in archivio il quarto ritiro consecutivo tra le montagne bellunesi, è giusto ripercorrere l'ultima giornata biancoceleste in Veneto. Una delle vere protagoniste è stata, senza ombra di dubbio, Olympia. Stavolta l'aquila, partita da una posizione ben più rialzata rispetto al solito, ha volteggiato più di una volta in aria, lasciando letteralmente a bocca aperta i circa 2000 tifosi giunti per l'occasione ad Auronzo di Cadore, compresi quelli dello Slavia Praga. Lei, l'attrazione più bella, più emozionante, più affascinante, Lei che ha fatto impazzire ed innamorare centinaia di bambini giunti ad Auronzo solo per avere la possibilità di vederla da vicino, Lei che, per dirla tutta, ha anche fatto preoccupare un pò la gente laziale. "Questa se ne va", hanno cantato ironicamente i supporters biancocelesti che mai, prima d'ora, avevano visto volare sopra le loro teste Olympia per così tanto tempo (circa tre minuti). Spontaneo, però, è partito, immediatamente dopo, anche l'inno Vola Lazio Vola a fare da contorno alla lenta discesa dell'aquila che, nonostante l'aria di montagna, ha preferito terminare il proprio spettacolo sul suo solito trespolo. Il richiamo non si è fatto attendere, Olympia ha risposto presente quasi fosse telecomandata dalle dolci parole dei tifosi laziali. Da quel momento in poi, è stato un tripudio di voci, colori e tanta goliardia. Cori per la maglia e per i giocatori, qualcuno anche un pò ironico. "Marchetti tagliate i capelli", facendo riferimento alla folta capigliatura del nuovo portiere della Lazio o "Vieni fuori Canà", parafrasando una celebre frase dei tifosi della Longobarda nei confronti di Oronzo Canà nel film "L'allenatore nel pallone". E poi entusiasmo alle stelle anche grazie alle gesta di capitan Rocchi, ai gol di Floccari e alla sorpresa Del Nero. Spettacolo a tinte biancocelesti, dunque. Spettacolo che, molto probabilmente, potrà ripetersi anche nella prossima stagione. Almeno, secondo quanto affermato qualche giorno fa dal presidente della Lazio, Claudio Lotito. Arrivederci, dunque, Auronzo di Cadore. Con la speranza che il quarto ritiro consecutivo possa coincidere, ancora una volta, con altre mille soddisfazioni...
FOTO DI GIULIANO PREZIOSI
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