Roma, Gasperini: "Ho rispetto della Lazio e riconosco il suo valore. Con Sarri..."

Giornata di vigilia anche in casa Roma, in vista del derby di domenica (calcio d’inizio 12:30) il tecnico dei giallorossi è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sua prima stracittadina. Le parole di Gasperini: “Come sto vivendo la vigilia? Non sappiamo ancora oggi per Hermoso e Wesley, ha avuto una ricaduta una gastroenterite che ha provocato problemi. Sembrava in via di guarigione e invece, è tornato un po' indietro. Vedremo tra 24 ore se starà meglio. Hermoso vediamo oggi sul campo, non ci sono indicazioni tanto positive ma un po' di fiducia la lascio. Il derby di Roma è giustamente una partita vista e famosa in tutto il mondo soprattutto per lo spettacolo di pubblico e le scenografie. È una partita diversa, una rivalità cittadina in campo che rende tutto molto più bello con più tensione”.
“Cosa mi preoccupa della Lazio? I derby che restano sono quelli che vinci, quelli che pareggi non li ricordi e quelli che perdi li dimentichi. Il fatto di giocare alla quarta giornata è inusuale, è anche una parte iniziale della stagione dove forse le squadre sono più rivolte a pensare a costruirsi e migliorarsi e quindi va bene. Il calendario ha detto questo, si poteva avere un altro tipo di partita. La Lazio è un’ottima squadra, ha un grande allenatore che ha fatto bene in tutte le piazze, è una squadra che non ha fatto mercato e che tolto gli ultimi due mesi aveva raggiunto risultati molto buoni. Mi preoccupa, ho rispetto del valore di questa squadra e di alcuni giocatori. È una partita di livello”.
“Se la Roma è la sfida più entusiasmante della carriera? Sono rivolto al presente, questa è una grande sfida dove io cerco di portare l’esperienza della mia carriera. Cerco di portarle in una piazza come Roma. Sono molto convinto della bontà della scelta e rimane il fatto che adesso devo guardare al presente e cercare di ottenere il massimo da questo momento, devo uscire dalla mia zona di comfort essendo abituato a fare un certo tipo di calcio con un certo tipo di rosa e caratteristiche. Devo recuperare alcune situazioni mantenendo sempre i miei principi attraverso il calcio e lo scontro sportivo. Sarri? Ci siamo incontrati quando allenava l’Arezzo, addirittura in C e col Pescara eravamo in B tutti e due. In comune abbiamo che ha fatto una carriera partendo dalla gavetta, allenando squadre in categorie inferiori e poi ha portato alcune sue squadre a essere un esempio di calcio. Tutto quello che ci siamo conquistati fino a oggi ce lo siamo costruito nel tempo”.
“Pellegrini? Penso che non manchi mai la voglia, è sempre molto alta non solo in queste partite. Giocare partite in Serie A come Roma è sempre speciale, non credo sia cambiato molto. A chiunque chiederei di giocare domani sarebbe pronto. Per me è forte, potenzialmente molto forte. Poi ci sono le prestazioni, fisicamente è fuori da mesi e questa partita va anche oltre. Si sta allenando, non ha problemi di inserimenti. Quando è il momento di giocare non lo so, domani? Non lo so. Cosa mi aspetto? Che diventi un giocatore di alto livello. Perché non lo è stato non lo so, è un giocatore della Nazionale seguito da Gattuso che lo aspetta pure. C’è bisogno di prestazioni e di altri valori, ha 29 anni può fare tutto. In quel ruolo un po’ avanzato così è più forte. Devo verificare una cosa: lo recupero io da solo, va bene per la società e per il pubblico? Però se ormai è inviso dalla piazza non lo posso fare. Se lo recuperiamo perché ci serve ok, lo facciamo tutti insieme altrimenti diventa un problema e vado su un altro giocatore. Devo recuperare tutti, quelli meno e quelli più considerati”.
"Tsimikas è arrivato dopo la Nazionale, ha fatto i primi allenamenti martedì o mercoledì scorso ed è entrato subito in gruppo. Adesso abbiamo la Lazio, poi Nizza, Verona, Lille e Fiorentina: giocherà. Non so quando, ma entrerà in campo e giocherà. È arrivato da una settimana, serve il tempo di conoscersi anche con i compagni e con gli avversari. Magari domani, magari dall’inizio, magari a gara in corso, non lo so. Ma è un giocatore su cui non ci devono essere dubbi: prima o poi giocherà, e poi saranno le prestazioni a determinare il suo percorso".
“Devi essere micidiale negli episodi, devi avere grande attenzione, concentrazione e pathos. Le abbiamo noi e gli avversari, devi essere bravo con gli episodi. È quello che contraddistingue non solo i derby, ma anche le finali. sono le situazioni fondamentali in partite di questo tipo che ti cambiano il risultato in situazioni di equilibrio. Dovbyk? Vale come per gli altri, domenica è entrato col Torino. Non meritavamo di perderla, abbiamo perso su un tiro in porta e non l’abbiamo preparata benissimo. I nazionali sono arrivati tra martedì e giovedì Abbiamo fatto una partita sottotono, ora ce ne sta un’altra. Devo guardare le prestazioni e le situazioni della squadra, devo recuperare tutti quelli che dovevano andare via. Ho bisogno di loro. Dovbyk deve fare bene, così come Pellegrini e Baldanzi. Ora il mercato è chiuso e da questi 22 giocatori bisogna tirare fuori il meglio. Domani voglio vedere una squadra che sul piano di tutte le componenti del calcio faccia qualcosa di superiore all’ultima partita”.
“Domani ci prendiamo le responsabilità, chiunque gioca deve dare il meglio punto. Sono partite di grande attesa soprattutto da parte dei tifosi. Dispiace che ci siano infortuni perché tolgono qualcosa alla partita, ma chi va in campo può fare bene e rappresenta la squadra”.
“Quante me ne hanno dette dall’inizio della carriera che non si può giocare così. I principi è difficile che li cambio, ma delle caratteristiche ne devo tenere conto. Pellegrini per me non è un attaccante, devo necessariamente rispettare le caratteristiche dei giocatori. Per una partita andata in quel modo stiamo cancellando due mesi di lavoro. Abbiamo dato ottime impressioni. I miei principi non sono modificabili, ma delle caratteristiche devo tenere conto. Altrimenti mi snaturerei e non ho intenzione di farlo adesso”.
“La fase offensiva, come quella difensiva, deve essere fatta da tutti non si possono incolpare solo gli attaccanti. Dobbiamo cercare di fare meglio, è troppo facile dare la colpa uno a quell’altro”.
“Centrocampo Lazio dinamico? Dobbiamo fare bene tutto, conoscere le qualità degli avversari e mettere in campo le nostre migliori per metterli in difficoltà. Su queste basi si preparano le partite per poi realizzare quello che dobbiamo fare”.
“El Aynaoui? L’ultima partita ha giocato in un ruolo più avanzato, non facile. Per me può fare tutti e tre i ruoli del centrocampo, è duttile e dinamico”.
“Il problema di giocare alle 12:30 è dovuto alle temperature del periodo, riguarda entrambe le squadre. Giocare con queste temperature è un aggravio di difficoltà per tutti. Soulé? Lo abbiamo provato anche in altre posizioni, lo scorso anno giocava spesso come quinto e quest’anno è più offensivo. Non ci vedo problemi se gioca un po’ qui o un po’ lì”.
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