Lazio - Inter e Italia - Belgio, Dimarco e Immobile: il solito inaccettabile doppiopesismo

18.10.2021 07:30 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Inter e Italia - Belgio, Dimarco e Immobile: il solito inaccettabile doppiopesismo

Minuto 31 di Italia - Belgio, quarto di finale di Euro 2020. Immobile va al contatto in area belga con Vertonghen e rimane a terra, Verratti recupera la palla e serve Barella che con un doppio passo salta Vertonghen e Vermaelen e batte Courtois. Dopo le difficoltà incontrate dalla squadra di Mancini contro l'Austria, la vittoria con il Belgio apre le porte della semifinale di Wembley contro la Spagna e poi del trionfo sull'Inghilterra. Tutta l'Italia calcistica giustamente esulta e plaude alle gesta degli azzurri, gol di Barella con il Belgio incluso. Nessuno punta il dito o storce il naso per il fatto che quella rete sia arrivata con un giocatore a terra, addirittura all'interno dello spazio visivo dell'azione. Nessuno, Ambrosini compreso, parla di fair play o sportività, neanche un fiato, niente. Si esulta e basta, come è giusto, anzi sacrosanto. A 106 giorni di distanza, con Dimarco a terra, l'Inter che prosegue la sua azione e la Lazio che sul capovolgimento di fronte segna, invece la reazione di alcuni è stata completamente diversa. Alcuni che il 2 luglio si sono sgolati al gol di Barella hanno provato a fare la morale a Felipe Anderson e alla Lazio. E meno male che Sarri a caldo ha rimesso subito le cose a posto: basta con queste polemiche strumentali a comando, il discorso si chiude sul nascere.

IMMOBILE E DIMARCO - Il 3 luglio in Belgio partì una polemica su Immobile rimasto a terra nell'azione del gol di Barella e poi rialzatosi per esultare. I soliti noti in Italia ironizzarono sull'attaccante della Lazio, in quel periodo loro obiettivo preferito nonostante la cavalcata azzurra all'Europeo. In realtà in quell'occasione Ciro prese un brutto pestone sulla caviglia, tanto che i vari telecronisti in diretta urlarono al possibile rigore e probabilmente se non avesse segnato Barella il Var avrebbe fatto un check sul contatto. Eppure l'inquisizione a comando aveva già emesso la sentenza su Immobile, quel plotone che aveva cercato di oscurare la straordinaria vittoria della Scarpa d'oro davanti a un fenomeno come Lewandowski. Bene i duri e puri non hanno speso una parola sull'atteggiamento di Dimarco, rimasto a terra per tutta la durata dell'azione del gol di Felipe Anderson e poi immediatamente scattato in piedi per protestare con l'arbitro. In questo caso l'attenzione va focalizzata sul brasiliano che non si è fermato e addirittura viene considerato quasi fastidioso il regolamento che attribuisce all'arbitro la facoltà di fermare il gioco. Il solito doppiopesismo inaccettabile, che il mondo Lazio conosce bene da sempre, ma che nell'ultimo anno e mezzo sta toccando vette precedentemente inesplorate. Dai tamponi, al calendario, per finire con le interpretazioni fantasiose degli arbitraggi.

Pubblicato il 17/10 alle ore 21:30