Isaksen deve riprendersi la Lazio: la gioia in Nazionale e una chance a Bergamo?

11.10.2025 08:45 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Isaksen deve riprendersi la Lazio: la gioia in Nazionale e una chance a Bergamo?

RASSEGNA STAMPA - Sessantaquattro minuti per ricominciare davvero. Isaksen ha rimesso benzina nelle gambe, ritmo nel fiato e fiducia nella testa. Non ha segnato né servito assist, ma il 6-0 rifilato alla Bielorussia dalla sua Danimarca è il segnale di un giocatore che sta finalmente tornando a sentirsi un calciatore. Il danese ha ritrovato il campo con la sua Nazionale, giocando un'ora abbondante da titolare e chiudendo con 4 cross, 2 passaggi chiave, 2 falli subiti e 53 palloni toccati

Non è ancora al top, lo sa lui e lo sa Sarri. Il Comandante sa di avere tra le mani un giocatore ancora in fase di ricostruzione e Isaksen ha scelto la strada più semplice, quella del lavoro. Allenamenti, concentrazione e disponibilità. Il ritorno in Nazionale è stato un passo importante. I suoi lampi di vivacità lo avevano reso un'arma preziosa nella scorsa stagione, portandolo all'inizio di quella in corso come un titolare, prima che la malattia lo fermasse. Un giocatore che garantiva gol, assist e dribbling, cercando spesso l'uno contro uno. "Lo adoro, perché affrontare l’avversario in questo modo mi costringe sempre a uscire dalla mia zona di comfort. È un gioco psicologico contro il difensore, perché se continui a passare la palla indietro, lui si avvicina sempre di più. I miei compagni in nazionale mi dicono sempre: 'Tu vai avanti e noi pensiamo al resto'. È una grande fortuna giocare con chi ti trasmette questa fiducia, ti fa sentire libero e sicuro", le sue parole dal ritiro della Danimarca. 

Nella Lazio questa libertà viene meno, la Serie A impone di curare anche la fase difensiva, come sta facendo molto bene il suo sostituto Cancellieri. Contro l'Atalanta partirà ancora lui titolare, ma questo non deve certamente rappresentare un limite per Isaksen. Senza Zaccagni, Sarri ha bisogno di nuove soluzioni sugli esterni, sia all'inizio che, soprattutto, a gara in corso. E chissà che proprio a Bergamo non possa partire la rinascita del danese. In quello stadio, d'altronde, un anno fa decise la partita contro la Dea. Il colpo di un giocatore capace di fare la differenza nei grandi appuntamenti. Ora però la storia è diversa: nessuna consacrazione, Isaksen deve riconquistare tutto

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