Lazio, l'assenza di Guendouzi si fa sentire: troppe palle gol concesse

RASSEGNA STAMPA - Sei gol fatti, tre subiti, ma anche tredici occasioni concesse agli avversari nelle ultime due gare. È qui che Maurizio Sarri vede il vero problema della sua Lazio: gli scompensi, più che le mancate goleade, sono ciò che alla lunga si paga. Per questo il tecnico non vuole una squadra all’arrembaggio, ma ordinata e aggressiva: pressing alto, recuperi rapidi, occupazione degli spazi e linee di passaggio pulite.
Il ritorno di Guendouzi, dopo due giornate di squalifica, potrebbe riportare subito il 4-3-3 a Bergamo contro l’Atalanta. Una scelta che risponde alla ricerca dell’equilibrio perduto, soprattutto dopo l’assenza di Zaccagni. A destra Cancellieri sta finalmente esplodendo e Sarri non vuole spostarlo; a sinistra, però, le soluzioni scarseggiano. Pedro non ha più il ritmo per reggere una gara intera, Isaksen non è ancora pronto, e - riporta il Messaggero - Fabiani spinge per dare fiducia a Noslin, rilanciato dal rigore conquistato nel recupero col Torino.
Un’idea più audace sarebbe avanzare Tavares, arretrando Pellegrini. Insigne resta un pensiero per novembre, mentre Sarri continua a chiedere rinforzi per gennaio. La sua pazienza ora è appesa alle promesse di Lotito, e a un chiodo fisso: ritrovare equilibrio, costi quel che costi.