Lazio, il dilemma di Sarri: il tecnico combattuto tra 4-3-3 e 4-2-3-1

07.10.2025 08:15 di  Chiara Scatena  Twitter:    vedi letture
Lazio, il dilemma di Sarri: il tecnico combattuto tra 4-3-3 e 4-2-3-1

RASSEGNA STAMPA - Da integralista del 4-3-3 a tecnico costretto a reinventarsi. Maurizio Sarri vive il momento più complicato della sua gestione biancoceleste: infortuni, assenze e una rosa corta lo hanno spinto a cambiare pelle, passando al 4-4-2 e poi al 4-2-3-1. Le partite sono diventate una tortura, le notti un esercizio di tattica.

Alla seconda sosta, la Lazio conta otto indisponibili ma - scrive il Corriere dello Sport - spera di recuperarne diversi: contro l’Atalanta rientreranno Guendouzi, Marusic e Pellegrini, mentre Vecino resta in dubbio. Zaccagni, invece, sarà out per 20-30 giorni, così come Rovella che, come vi abbiamo rivelato in anteprima, ha deciso di non operarsi.

Ora il tecnico deve decidere se tornare al 4-3-3 o proseguire con i moduli più pratici che hanno portato risultati (successo a Genova e pari col Torino). Il ritorno di Guendouzi ridà equilibrio al centrocampo, ma le opzioni restano limitate. Senza Zaccagni, Sarri dovrà affidarsi ancora a Pedro, che però non può giocarle tutte, con Isaksen e Noslin come alternative.

L’allenatore ha rinunciato alla bellezza per la concretezza: meno palleggio, più transizioni e contropiedi. Sa che deve portare la squadra in porto limitando i danni. E il calendario non gli farà sconti: Atalanta, Juve e Inter in cinque gare diranno molto sul futuro della Lazio e del suo allenatore.