Lazio, l'onorevole De Toma: "Il Flaminio va riprogettato in poco tempo. Sarri avrà due armi in più"

15.10.2021 07:25 di Edoardo Zeno Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, l'onorevole De Toma: "Il Flaminio va riprogettato in poco tempo. Sarri avrà due armi in più"

Dalla necessità di un nuovo stadio di proprietà all'avvio di stagione della squadra di Sarri, passando per la riapertura delle discoteche e la violenta manifestazione dei 'no Green Pass a Roma'. DI questo e molto altro ha parlato l'onorevole Massimiliano De Toma (Fratelli d'Italia) intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. Di seguito le sue parole.

STADI DI PROPRIETA' - "Avere uno stadio di proprietà è diventato una necessità per le squadre di calcio per consentire delle entrate gestibili. È arrivato il momento per una città come Roma di avere degli stadi di proprietà sia per quanto riguarda la Roma, ma soprattutto la Lazio. Stadio Flaminio? Dobbiamo uscire dall’incubo delle criticità che ci sono e dei parametri che vanno rispettati. Così non serve a nessuno. L’impianto va riprogettato mantenendo degli standard e creando una cittadella per quello che riguarda la Lazio. Deve diventare il luogo per tutti i tifosi biancocelesti. Altrettanto può fare una squadra come la Roma in un altro luogo. Il calcio inglese è diventato un punto di riferimento grazie alla visione strategica che hanno avuto, vedi ad esempio la città di Londra quanti stadi ha al suo interno”.

QUANTO TEMPO SERVE? - "Ieri sera ho ascoltato il candidato Michetti che ha detto esplicitamente ‘Sì agli stadi di Lazio e Roma in tempi brevi’. Serve un progetto di fattibilità nel giro dei 100 giorni in modo tale che poi si possa procedere con gli adempimenti amministrativi e burocratici del caso per arrivare ad averli nel giro di poco tempo. Abbiamo delle sfide importanti davanti e quindi la Capitale deve dare delle risposte anche negli impianti sportivi".

LO STADIO OLIMPICO RISCHIA DI PERDERE IL SUO VALORE? - "L’Olimpico è uno stadio dedicato anche ad altri sport, vedi ad esempio l’atletica leggera o il rugby. Il Coni deve pensare che possa diventare uno stadio di riferimento solo per alcune partite, come Wembley in Inghilterra. L’Olimpico può rimanere un punto di riferimento per la città anche se Lazio e Roma dovessero costruire i propri stadi di proprietà".

RIAPERTURA DISCOTECHE - "Ieri ho visitato una delle prime discoteche che riaprirà venerdì, si tratta di ‘Studio 7’ in via di Grottarossa. Riapre i battenti per necessità. Il 50% della capienza al chiuso non permetterà al locale di essere pieno e di avere l’incasso totale. Il proprietario mi ha rivelato che finalmente si esce da un incubo. Ricordiamoci che sono stati la prima categoria ad essere chiusa e l’ultima a riaprire e che non hanno avuto gli adeguati ristori che il Governo aveva promesso. La riapertura delle discoteche è un segnale. Continuano a non piacermi le modalità come quella del Green Pass che è uno strumento utile ma che sta diventando coercitivo un po’ per tutti".

MANIFESTAZIONE DEI NO GREEN PASS - "I fatti accaduti non possono essere ricondotti a forze politiche strutturate come quella che rappresento che è Fratelli d’Italia. Lì ci sono state delle volontà da parte di piccole realtà che hanno voluto indirizzare la manifestazione in una certa maniera. Va bene manifestare, ma non vanno bene le modalità a cui sono arrivati".

L'AVVIO DI STAGIONE DELLA LAZIO - "Sabato avremo la partita amarcord. Ritroveremo il nostro ex allenatore e giocatore. Da tifosi ci aspettiamo che la nostra squadra vinca tutte le partite, dall’altra parte ci dobbiamo rendere conto che il meccanismo che vuole Sarri si è visto solo a tratti. O dobbiamo pensare a una stagione preparatoria oppure mi aspetto che i giocatori possano quanto prima ridurre il gap e dimostrare un gioco diverso. Da tifoso non ci sto a perdere certe partite come quella di Bologna perché ho visto una squadra troppo arrendevole. Il mister e i giocatori devono fare giusta autocritica, motivarsi in maniera corretta e mettere in campo qualcosa in più".

DOVE DEVE LAVORARE SARRI? - "In difesa abbiamo giocatori preparati. Il centrocampo ha tanta qualità offensiva, meno difensiva. Ripiegare non è semplice per due giocatori come Luis Alberto e Milinkovic. I due esterni d’attacco anche devono fare un grande lavoro. Se riusciamo a tenere la squadra alta e a chiudere nella propria metà campo gli avversari, possiamo dire la nostra. Quando però abbiamo incontrato una squadra organizzata come il Milan, sono emerse le nostre criticità. All’interno della rosa Sarri non ha ancora individuato l’asse corretta da mettere in campo".

SUL MERCATO - "Prenderei un attaccante che possa far rifiatare Immobile. Muriqi non mi sembra pronto per il campionato italiano. Avrei tenuto Caicedo, ma questa è una scelta mia personale senza tener conto il bilancio del club. Difensore? Servirebbe anche un buon centrale, ma la mia priorità resta il centravanti".

NUOVI ACQUISTI - "Le due armi in più della Lazio, in questo momento, sono Zaccagni e Basic. Non abbiamo potuto vederli completamente. L’ex Verona è arrivato agli sgoccioli del calciomercato e non ha ancora avuto il tempo di assimilare le richieste di Sarri. Il Zaccagni che conosciamo lo vedremo tra qualche partita. Stessa cosa vale per Basic. L’ho visto giocare e ha una notevole fisicità. Può essere una valida alternativa per trovare equilibrio a centrocampo. Ha buona tecnica ma è molto bravo anche in fase di interdizione".

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Pubblicato 14/10