Cisse spiega il suo momento: "Alla Lazio sto bene, ma la Serie A è difficile e molto tattica... Devo imparare, anche se non è facile lasciare il segno quando si gioca poco"

pubblicato ieri alle 14.50
25.01.2012 06:56 di  Marco Valerio Bava   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Cisse spiega il suo momento: "Alla Lazio sto bene, ma la Serie A è difficile e molto tattica... Devo imparare, anche se non è facile lasciare il segno quando si gioca poco"
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© foto di Alberto Fornasari

Non vive un momento facile, non trova il gol ormai da tempo immemore e piano piano anche le prestazioni sono scese di tono. Djibril Cisse è sempre più un rebus in casa Lazio, un enigma che Reja fatica ad interpretare e che lo ha portato a scegliere nelle ultime uscite un redivivo Tommaso Rocchi. Cisse, quanto pare, non perde la calma e a Radio Rmc all’interno del “Tony Parker Show” si confida. “Sto bene perché vivo in una grande città e gioco in un grande club come la Lazio, siamo una buona squadra. Il Panathinaikos mi rimarrà sempre nel cuore, non sono dispiaciuto di aver fatto questa scelta però. Lì abbiamo vinto il campionato, ma per trovare un livello più probante con cui confrontarmi sono dovuto andare via”. Certo che l’avventura biancoceleste non lo sta ripagando e anche tra i tifosi arrivano i primi mugugni. Cisse prova a spiegare il suo punto di vista. "Io sono un combattente e non mollo anche se trovo difficoltà. Non è facile lasciare il segno quando si giocano 15-20 minuti ma capita spesso quando si cambia squadra. Ci vuole tempo per capire il medoto di gioco dei tuoi nuovi compagni e della Seria A. Questo è un campionato molto tattico, tutte le squadra si chiudono, io ero abituato a giocare con grandi spazi davanti a me, ma sto imparando anche se è un po' difficile". Ai tifosi comincia ad essere indigesto il suo attegiamento, che spesso sembra sfociare nella sufficienza. Se nulla dovesse cambiare, probabile che in estate la Lazio valuti un addio e che lo stesso Cisse possa prendere in considerazione altre avventure. “In futuro, come ho detto, mi piacerebbe provare un’esperienza nel MLS,perchè adoro la cultura americana e vorrei imitare Herny. Un ritorno in Francia? Perchè no, chiudere la carriera dove ho iniziato e cioè all’Auxerre, non sarebbe male”. Poi incalzato sulla sua astinenza da gol e sulla sua posizione in campo risponde. "Di questo ho parlato con Reja, ma centravanti gioca Klose che è un attaccante straordinario. Io non mi sento estraneo alla squadra e al suo progetto tecnico, ho firmato otto assist e non credo siano pochi, va bene anche così".