Il futuro della Juve tra giustizia ordinaria, sportiva e UEFA: le prossime tappe

Continua a tenere banco il futuro della Juventus, specie quello che verrà fuori dalle aule dei tribunali. Il prossimo ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, riporta la rassegna stampa di Radiosei, sarà solamente il primo passo. La Procura Federale sta lavorando già su altri due filoni d'inchiesta: le manovre stipendi della Juve in epoca Covid e le "partnership opache nei rapporti debito-credito con gli altri club". Il 10 marzo si concluderanno le indagini di Chinè, entro altri quindici giorni gli accusati potranno presentare le memorie difensive. A quel punto, passeranno massimo altri venti giorni per il deferimento al Tribunale Federale, che dovrà poi fissare la data del processo entro un mese. A maggio, il rischio è che i giudizi arrivino nel rush finale del campionato. 

In parallelo proseguirà il lavoro della giustizia ordinaria. Il 27 marzo inchiesta preliminare sul "caso Prisma" da parte della Procura di Torino, in cui sarà deciso se gli imputati andranno a processo. E poi l'UEFA, che attende il termine del corso della giustizia italiana prima di muoversi. Possibile esclusione dovuta alla sentenza sulle plusvalenze, mentre la vicenda stipendi sarebbe una violazione del Fair Play Finanziario. 

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