Lazio, Juan Bernabé: "Vi racconto il volo di Olimpia, simbolo vivente dei tifosi"

Il suo volo è sempre uno spettacolo emozionante, un'esperienza che i tifosi della Lazio possono vantare di vivere regolarmente. Quando dalle casse dell'Olimpico vengono emesse le prime note del 'Vola Lazio Vola', quando sugli spalti sciarpe e bandiere si alzano al vento, è il momento di Olimpia. Il momento di sgranare gli occhi e godersi quei minuti di gioia e stupore. La bellezza e l'eleganza dell'aquila sono il frutto di un lavoro che, dietro le quinte, va avanti da anni sotto l'attento controllo di Juan Bernabé. Intervenuto ai microfoni di Marca, il falconiere spagnolo ha raccontato il rito che anche questa sera, come sempre nelle sfide casalinghe, anticiperà la partita contro l'Atlético Madrid:

"E' un momento inedito ed emozionante, di cui i tifosi non ne hanno mai abbastanza, vedono in volo un simbolo vivente della Lazio. Mi sento un centurione quando entro all'Olimpico per la storia del club legata alle aquile, mi batte il cuore. Si è creata una leggenda secondo cui se l'aquila faceva tre giri la squadra perdeva e se faceva quattro giri vinceva, ma è successo di tutto, è arrivata addirittura a cinque". 

I tifosi come le tribù antiche, l'aquila portatrice di gioia

"I tifosi sono come antiche tribù perché si dipingono la faccia, usano il fuoco quando possono. Il calcio è legato a sentimenti storici e l'aquila crea momenti molto importanti. Trasmetto gioia anche alle persone che ne hanno bisogno, vado negli ospedali oncologici e mi sento molto realizzato facendo solidarietà. Attraverso le foto di Victoria (aquila del Benfica, ndr) sono riuscito a ricostruire la colonna vertebrale di Anita Semedo".