Lazio, Venturin: "Inizio complicato, se la spiegazione fosse..."

26.09.2023 16:45 di  Martina Barnabei  Twitter:    vedi letture
Lazio, Venturin: "Inizio complicato, se la spiegazione fosse..."

Domani la Lazio affronterà il Torino all'Olimpico, la gara è in programma alle 20:45, e per l'occasione ai microfoni di Radiosei è intervenuto il doppio ex Giorgio Venturin. Queste le sue considerazioni: "Ho letto le parole di Sarri che ha evidenziato come sia complicato il doppio impegno Champions-campionato. Evidentemente c’è questo problema, ma la realtà è che la stagione è partita male dall’inizio. È ancora presto, è un campionato ancora molto da decifrare, diciamo che l’unica che sta viaggiando come deve è l’Inter. Perdere punti con squadre come Lecce, Genoa e Monza fa riflettere. È un inizio complicato, la continuità è quella caratteristica delle grandi squadre ed in questo momento la Lazio non ce l’ha. Quello che va capito è se c’è un problema di natura mentale o se è una questione fisica. Fosse questa la spiegazione sarebbe solo questione di tempo, da un certo punto di vista me lo auguro. Non vorrei che molto dipendesse dalla partenza di Milinkovic che ha abbassato il livello di questa squadra. A livello tattico non credo che Sarri possa fare delle grandi variazioni sul tema. Prima della scorsa stagione, qualche problemi era venuto fuori, si diceva che i giocatori avessero dei problemi a recepire. Ma ora è passato del tempo".

"Il Torino è la classifica squadra che ti fa giocare male, sono rognosi. Hanno buonissimi giocatori in mezzo al campo ed hanno preso Zapata che se sta bene è forte. Anche a loro manca sempre qualcosa per fare il salto di qualità. Sarà dura, è una partita che va affrontata con un po’ di sana paura che può aumentare l’attenzione. È un momento delicato, il Torino può determinare molto sul momento ed il futuro. Rovella? Io onestamente lo vedo ancora poco come regista puro in un centrocampo a tre, credo sia più mediano per un centrocampo a due. È giovane, può specializzarsi, ma per il momento credo che il vertice basso più affidabile sia ancora Cataldi”.

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