Luis Vinicio a '1900Tv': "Lazio-Napoli sarà una gara combattuta. Anderson? Ha fatto cose eccezionali"

Cinque anni sulla panchina del Napoli, due su quella della Lazio e una carriera da grande realizzatore in campo. Luis Vinicio conosce sia la piazza partenopea che quella romana. Proprio l’ex tecnico è intervenuto come ospite alla trasmissione ‘1900tv’, in onda su Gold Tv, per parlare della sfida in programma domenica alle 12:30.
Cosa ne pensa della partita di domenica?
"Sarà una bella partita, sono due squadre che sono in un ottimo momento. La Lazio è una squadra tenace e rocciosa e sta dimostrando un ottimo spirito di squadra. Il Napoli sta andando bene perché Benitez ultimamente ha trovato la quadratura del cerchio. Credo che sarà una partita combattuta fino alla fine".
E’ stato difficile per lei insegnare la marcatura a zona ad uno come Pino Wilson?
"E’ stato facile perché aveva delle caratteristiche tecniche molto buone, tutti i difensori che marcavano a uomo in Italia erano poco forti tecnicamente. Lui invece aveva una grande capacità tecnica, quindi è stato semplice"
Cosa ricorda della sua esperienza a Napoli?
"Io dico che il mio passato con il Napoli è stato positivo, sia come giocatore che come allenatore. Da tecnico ho avuto la fortuna di avere un gran gruppo che ha capito cosa volessi da loro. Abbiamo quasi vinto lo scudetto insieme. Da quel momento in poi c’è stato un cambiamento totale, perché non si parlava più di marcatura a uomo".
Un attaccante moderno che l’ assomiglia?
"Non riesco a trovare un nome preciso, tutti sapete quali erano le mie qualità, ero un attaccante di peso. Me la cavavo di testa e calciavo con entrambi i piedi. Non saprei con chi fare un paragone".
Cosa ne pensa di Djordjevic?
"Ho visto che questo ragazzo ha delle ottime qualità"
Cosa pensa invece di Anderson?
"Ho visto queste ultime partite, ha fatto delle cose eccezionali. Mi fa piacere perché il brasile ha bisogno dei giocatori all’altezza visto la disfatta dell’ultimo Mondiale".
Cosa dicono in Brasile di Anderson?
"Naturalmente in questo momento non sto seguendo il calcio brasiliano, non ti saprei dire…"
Il suo cuore è più laziale o più napoletano?
"E’ più napoletano, purtroppo alla Lazio stavo facendo una grande squadra, che avrebbe fatto delle cose eccezionali. Solo che non ho avuto il tempo, avevo già scoperto parecchi ragazzi giovani".
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