Mattei duro: "Lotito è il problema della Lazio. Sarri è la soluzione"

31.10.2025 11:15 di  Christian Gugliotta   vedi letture
Mattei duro: "Lotito è il problema della Lazio. Sarri è la soluzione"
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Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Stefano Mattei ha analizzato match andato in scena tra Pisa e Lazio. Il giornalista ha detto la sua sul pareggio ottenuto dagli uomini di Sarri, difendendo l'operato del tecnico e non risparmiando delle aspre critiche nei confronti del presidente Lotito. Queste le sue parole: “Sapevamo sarebbe stata una partita difficile, arrivata dopo una grande impresa. Con la Juve la Lazio aveva speso tanto dal punto di vista fisico e psicologico, ieri era scarica. Ed erano stanchi i giocatori che potevano fare la differenza".

"Ieri la Lazio non aveva i titolari, che sono infortunati da tempo, e le sostituzioni non hanno assolutamente cambiato il volto della partita. D’altronde non puoi pensare di affrontare una stagione senza cambi e infortuni. Questa è una rosa è improvvisata. Non mi sembra Fabiani abbia avuto grande intuito, eccezion fatta per Provstaard che sembra interessante; gli altri non sono pervenuti. La Lazio è da 8°-12° posto; ha giocatori con un anno in più. Ricordiamo che Pedro lo scorso anno ha fatto 10 gol. Quest’anno non è lo stesso".

"Non si può sempre fare le valutazioni guardando il bicchiere mezzo pieno. Alla Lazio c’è molta presunzione ed interesse. I nodi, inevitabilmente, stanno venendo al pettine. Quand’è che il presidente Lotito si assumerà una responsabilità? Il problema ha un nome ed un cognome: Claudio Lotito. Il problema non è il pari, è che si deve guardare oltre. Sarri ci dice che l’obiettivo di quest’anno è trovare 7-8 elementi per fare la squadra, significa in primis che non ci sono obiettivi di classifica, poi gli altri vanno acquistati. Senza i soldi i problemi non si risolvono e non migliorano".

"Responsabilità di Sarri? Lui è la soluzione, non il problema. Qualsiasi allenatore, pure con Klopp che è il più importante in circolazione, sarebbe la stessa cosa. E quando Fabiani ci parla dei gol dello scorso anno, sarebbe da chiedergli perché siamo arrivati settimi. Isaksen? Parliamo di un buon giocatore ma si accende e si spegne come le lampadine”.