Lazio, Eriksson: “La Juve si può battere! Inzaghi? Non mi aspettavo…”

Sven Goran Eriksson, ex allenatore della Lazio e vincitore di tanti titoli, si è espresso sulla squadra di Inzaghi e sul quella del passato.
20.12.2019 08:30 di  Elena Bravetti  Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Eriksson: “La Juve si può battere! Inzaghi? Non mi aspettavo…”
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Sven Goran Eriksson, in poco meno di tre anni alla guida della Lazio, è stato capace di vincere uno Scudetto ed altri sei titoli. L’allenatore, soprannominato il rettore di Torsby, trasformò Formello in una vera università del calcio, tant’è che tanti suoi giocatori sono poi diventati abilissimi tecnici. Da Mancini a Mihajlovic, fino ad arrivare a Simone Inzaghi. L’ex ct delle Filippine è tornato a parlare della Lazio, della finale di Supercoppa e dell’obiettivo Champions, riporta la rassegna stampa di Radiosei. Prima di tutto, si è soffermato sul momento della squadra: “Ho visto la classifica e so che sta andando molto bene. Sono contento per tutti, per la sua gente. Nell’ultimo periodo ha fatto cose importanti, una serie di vittorie assai prossima alla mia, se non sbaglio”. Proprio parlando di quel record centrato nel 1998/99, Eriksson ha augurato ad Inzaghi di continuare a vincere e di superarlo. Poi, su quel campionato, chiuso dalla squadra biancoceleste al secondo posto un punto dietro al Milan, il tecnico ha espresso la propria amarezza, ormai assorbita. Subito dopo, ha sottolineato alcune caratteristiche dell’attuale mister della Lazio, un ragazzo di prima classe, positivo ed allegro. E come centravanti? Correva tanto, se c’era da difendere aiutava la squadra, davanti era pericoloso. Sulla sua trasformazione in allenatore, Eriksson ha ammesso: “Onestamente non mi aspettavo che lui potesse allenare a questi livelli. E’ stata una grande sorpresa, faccio i miei complimenti a Simone, ma non solo per questi ultimi risultati. Da quando guida la Lazio ha fatto benissimo”.

LAZIO - Sulla Lazio terza in classifica e sull’ipotesi Scudetto, il tecnico è andato cauto, augurandosi che i capitolini possano inserirsi, ma sottolineando che sarebbe un grande obiettivo anche la qualificazione in Champions, che rappresenta l’élite del calcio europeo e consente di guadagnare tanti soldi. Infine, il match in Supercoppa di domenica consente di ricordare quella del 2015 a Shangai, che il mister ha avuto modo di vedere, poiché stava allenando in Cina: “Questa Lazio può andare a Riyad e vincere la Supercoppa. Ci sono le condizioni, lo dimostrano l’andamento del campionato e la classifica”. Tuttavia, non è mai facile incontrare e battere la Juventus, succede raramente e ripetersi può essere ancora più difficile. Infine, un’ultima battuta sulla ‘sua’ Lazio, considerata la squadra più forte abbia mai allenato, sia per la qualità del club, dei giocatori, del centro sportivo e, ultimo non per ordine d’importanza, per la personalità.

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