Lazio | Tchaouna saluta, ma non basta: per acquistare servono sette uscite

RASSEGNA STAMPA - In mezzo al blocco imposto dai tre indici Covisoc e all'impossibilità di intervenire sul mercato in entrata, arriva la prima cessione dell'estate: Tchaouna andrà al Burnley per una base fissa di 14 milioni di euro. L’operazione prevede anche bonus variabili tra i 2 e i 3 milioni e una percentuale del 10% sulla futura rivendita. I termini sono in via di definizione e il trasferimento sarà ratificato il 1° luglio, con impatto sul bilancio della nuova stagione. Tuttavia, nonostante l’incasso, questa uscita non è sufficiente a sbloccare il mercato: per farlo, la Lazio deve rientrare nei parametri su liquidità, indebitamento e costo del lavoro allargato, tutti e tre attualmente fuori norma.
A differenza del passato, quando la sola cessione di un giocatore poteva consentire l’arrivo di un sostituto di pari valore, quest’anno la situazione è più rigida. Solo un ripianamento completo del disavanzo – attraverso cessioni consistenti o l’intervento diretto dell’azionista di maggioranza – potrà permettere alla società di tornare attiva in entrata.
Nel frattempo, la Lazio continua a lavorare sulle uscite. Come spiega il Corriere dello Sport, oltre a Tchaouna, restano sul mercato Basic (contratto in scadenza nel 2026), Cancellieri, Kamenovic e Fares. È rientrato anche Cataldi dal prestito alla Fiorentina, ma la società sembra orientata a non trattenerlo, nonostante sia un prodotto del vivaio. Da segnalare anche il ritorno di Floriani Mussolini, riacquistato dalla Juve Stabia con il controriscatto a 400mila euro: trattandosi di un prestito della scorsa stagione, l’operazione in entrata è stata possibile anche in presenza del blocco. Sarri punta a una rosa snella di 23 elementi (20 di movimento e 3 portieri), ma oggi a Formello ci sono 30 giocatori sotto contratto. Per rispettare i parametri di lista e abbattere il monte ingaggi, servono almeno sette uscite.