LE PAGELLE - Correa sveglia la Lazio, Immobile ci prova. Che sonno Lukaku...

STRAKOSHA 6.5: Si esalta e devia sul palo il tentativo ravvicinato di Milik, poi viene sorpreso dal tiro secco di Callejon. Subito dopo il polacco si prende la rivincita e la infila sotto l’incrocio. Nel secondo tempo limita il parziale con buoni interventi e tiene in vita la squadra.

LUIZ FELIPE 6: Esce in lacrime con la partita ancora in equilibrio. Non ha colpe, la Lazio sprofonda dopo la sostituzione. 

Dal 28’ BASTOS 5: C’è una linea, che è quella di Acerbi e Radu. Poi c’è la sua, tre metri abbondanti dietro quella dei compagni. Così tiene in gioco Milik, colui che dà il via al gol di Callejon: lo spagnolo non è Schiavi del Novara e non perdona Strakosha. L’arbitro sorvola su un’entrataccia ai danni di Zielinski. 

ACERBI 5: Protagonista sfortunato, più che colpevole. Milik sfrutta la punizione nata da un suo fallo dubbio su Callejon. Nella ripresa regge il reparto, poi paga la leggerezza in orizzontale di Milinkovic. Stende l’uomo involato (dal replay sembra colpire la palla), si becca il secondo giallo (prima ammonizione severissima) e chiude a 149 la striscia di partite consecutive. Mancherà - in tutti i sensi - contro la Juventus. 

RADU 5.5: Meglio nelle situazioni disperate, nei momenti in cui si ritrova quasi da solo a coprire tutto il fronte difensivo. Nel primo tempo aveva annaspato: marcare Milik è una faticaccia, in più non riesce a coprire in tempo la volata vincente di Callejon. 

LULIC 6: Trasloca sulla destra e palesa qualche difficoltà, in fase di copertura e anche quando deve accentrarsi per giocarla col mancino. Nel secondo tempo ritorna sulla sua fascia preferita e il rendimento si alza notevolmente. Aumentano i giri del motore e i chilometri percorsi.  

PAROLO 6: Mezzala e poi esterno, si sacrifica nella ripresa quando non c’è più niente da perdere ed entra pure Correa. Uno degli ultimi a mollare nonostante l’inferiorità numerica. Salva almeno un paio di volte su tiri a botta sicura. 

LEIVA 5: Sbaglia la verticalizzazione che si trasforma nella prima rete subìta. Responsabilità sua, certo, ma non può essere un passaggio in verticale impreciso a mandare in tilt due reparti nella stessa azione. La prestazione comunque è tutt’altro che convincente. 

MILINKOVIC 5: Sullo 0-0 ha sul testone la palla del possibile vantaggio: la colpisce troppo bene e centra il corpo di Meret. Qualche giocata prepotente delle sue, soprattutto a inizio partita. Poi cala e in modo superficiale mette in enorme difficoltà Acerbi al limite dell'area.

Dal 73’ PATRIC 5.5: Terzino della difesa a quattro con la Lazio in dieci. Ci mette impegno e poco altro.

LUKAKU 4.5: Dire deludente è fargli un complimento. È molle, una bestemmia con un fisico del genere. Se spinge sbaglia il cross, se difende si lascia sorprendere come un allocco. Si accorge dell’inserimento di Callejon quando il Napoli sta già esultando. 

Dal 46’ CORREA 6.5: Il suo ingresso aggiunge qualità dalla trequarti in su. Serve il filtrante giusto per Immobile, i suoi strappi permettono alla Lazio di diventare più pericolosa. 

LUIS ALBERTO 5: Luce fioca, non inventa e anzi spreca delle occasioni buone per uno con il suo talento. Una serata senza giocata. Non riesce a farsi valere neanche sui calci piazzati. 

IMMOBILE 7: Fugge in profondità, prova a colpire il Napoli alle spalle dei difensori. La riaccende con un colpo da biliardo all’angolino, purtroppo non basta. I compagni non lo mettono in condizione di poter fare male una seconda volta. 

ALL. INZAGHI 5.5: Niente da fare contro le big. Approccio giusto, poi la squadra si spegne all’improvviso e si risveglia solo con un uomo di fantasia in più in campo. Il calendario è in salita, si sapeva, però perdere con le grandi è diventata una brutta e triste abitudine. 

NAPOLI (4-4-2): Meret 6.5; Malcuit 7, Albiol 6, Maksimovic 6, Mario Rui 6; Callejon 7, Fabian Ruiz 7.5, Diawara 6 (Verdi 6), Zielinski 6.5; Milik 7.5, Mertens 6.5 (Ounas 6.5). All.: Ancelotti 7.