Lazio, Gregucci spiega: "Sarri è l'elemento da cui ripartire. Ma la società..."'

Angelo Gregucci, intervistato dalla redazione di news.superscommesse.it, ha parlato della situazione che sta vivendo la Lazio dopo il derby perso e tre sconfitte nelle prime quattro giornate di campionato. Nello specifico, poi, l'ex calciatore ha anche paragonato la gestione di Lotito a quella di Cairo al Torino. Di seguito le sue parole.
"Il derby? Parto dalla cosa più banale e cioè dal pizzico di fortuna che è mancato nel momento del palo di Cataldi, a tempo ormai scaduto. E poi l’elemento che l’ha determinata lo ritrovo nella sua domanda. Mi riferisco all’errore pacchiano in costruzione di Tavares, che è imperdonabile. Per 35-40 minuti si è trattato di un derby stile anni ‘80, nel quale però la Lazio sembrava avere la partita in controllo. In queste tipologie di gara errori così gravi diventano sempre decisivi".
"E poi io sono anche del parere che a parte il derby perso, la Lazio ha commesso altri errori ed è stata molto sfortunata con conseguenze che si avranno anche nella partita successiva. Mi riferisco alle due espulsioni che vedono coinvolti Belahyane e Guendouzi, e agli infortuni di Dele-Bashiru e Rovella. Praticamente, considerando le assenze di lunga data, a Genova contro il Genoa, a centrocampo, ci sarà il solo Cataldi abile e arruolato. La Lazio ha, insomma, sbagliato atteggiamenti e comportamenti che non hanno condizionato solo il derby, ma che avranno riflessi anche nelle prossime gare".
"Non saprei dire cosa farebbe Maurizio Sarri tornando indietro davanti ad una situazione così difficile. Di certo, per uscire dalla crisi, lui è l’elemento cardine per trovare una qualunque soluzione. Dopo un’estate turbolenta, con le conseguenze del blocco del mercato anche a livello reputazionale, visto che i biancocelesti sono l’unica squadra nei principali campionati europei a non aver potuto fare acquisti, io spero che a gennaio, invece, i dirigenti biancocelesti possano fare delle operazioni. Perché oltre ad un grande allenatore come Sarri, serve una società che migliori la rosa sul mercato".
"Quello che vale per Claudio Lotito alla Lazio, da presidente romano, vale anche per Cairo, da presidente di origini piemontesi, al Torino. Cairo ed il Torino si portano dietro le scorie di una lunga contestazione; quindi, per Baroni non è facile lavorare così, nonostante il Toro sia un ottimo brand ed abbia una storia nobilissima. Ma non è semplice allenare così, anche qui il mercato di gennaio (come alla Lazio) dovrà dare all’allenatore qualche soluzione in più a livello tecnico. I granata hanno vinto bene a Roma, ma hanno perso malissimo contro Inter e Atalanta. Due avversarie fortissime, ma specie contro i bergamaschi in uno stadio da cuore Toro qualcosa in più si poteva fare. Però siamo ancora alla quarta di campionato e nel mese di settembre; quindi, è troppo presto per dare giudizi definitivi. Dico solo che i malesseri delle piazze di Lazio e Torino non sono di ieri, ma vengono da lontano".
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