Lazio, scuola di formazione post-carriera. Lotito: "Non vogliamo lavorare solo sull'atleta"

All'Olimpico in programma la cerimonia di consegna dei diplomi del primo percorso formativo post-carriera Calcio - Educazione - Cultura.
24.09.2020 07:20 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, scuola di formazione post-carriera. Lotito: "Non vogliamo lavorare solo sull'atleta"

Sugli spalti della Tribuna Monte Mario dell'Olimpico si sta tenendo la cerimonia di consegna dei diplomi del 1° percorso formativo post-carriera Calcio - Educazione - Cultura. La Lazio e l'Università Telematica Internazionale Uninettuno consegneranno, al termine del primo anno di percorso formativo "Scuola di Formazione Post-Carriera SS. Lazio Settore Giovanile e Squadre Femminili". L'obiettivo dell'iniziativa è da subito stato quello di sviluppare un percorso formativo per tutti coloro che fanno parte delle squadre maschili e femminili della Lazio, offrendo loro un percorso formativo alternativo nell'ambito dello sport. Interveranno alla cerimonia il presidente Lotito, Tommaso Rocchi, Mauro Bianchessi e Anna Nastri

AGGIORNAMENTO ORE 16.30 - Si procede alla consegna delle due borse di studio. Vengono premiati Margot Gambarotta della Lazio Women e un giovane talento dell'Under 18. Con la cerimonia, si conclude l'evento allo stadio Olimpico.

AGGIORNAMENTO ORE 16.25 - Qualche battuta anche dal team manager Peruzzi: "Il mio rimpianto più grande è quello di non aver proseguito gli studi. Il calcio apre una porta, il sapere ne apre mille. Con questo progetto invece i giovani calciatori avranno la fortuna di poter fare entrambe le cose e questa è una grande fortuna".

AGGIORNAMENTO ORE 16.15 - Il prossimo ospite a intervenire è lo stesso presidente della Lazio, Claudio Lotito: "Allenare il fisico ma anche la mente. L'arricchimento interiore dà un valore aggiunto anche alla forza fisica. La vita di un atleta è molto breve, fatta di tanti sacrifici. Noi cerchiamo di valutare non solo l'atleta, ma l'essere umano nella sua globalità. Il calcio deve insegnare uno stile di vita, un comportamento, deve rendere la persona autonoma e libera da condizionamenti. E lo è soprattutto quando è consapevole dei propri mezzi, e per fare questo bisogna rendere le persone nella condizione di sapere. Essere un giocatore della Lazio deve essere un esempio, deve avere uno stile di vita corretto. E questo comincia a essere riconosciuto. Dovunque vado, ricevo complimenti per i giocatori. Vanno negli ospedali, nelle scuole, hanno la responsabilità del ruolo che svolgono. Ho prospettato questo tipo di iniziativa, la Banca l'ha sposata e abbiamo intrapreso questo percorso. Consentiremo a tanti di voi di avere un futuro. Tutti partono con la consapevolezza di diventare campioni, poi l'1% arriva in Serie A. Vogliamo dare a tutti coloro che escono dal mondo del calcio, perché non sono riusciti a raggiungere certi livelli, a integrarsi nello stesso mondo, ma con altri ruoli. Impegno sul campo ma anche nello studio, arriveranno delle soddisfazioni". 

AGGIORNAMENTO ORE 16.10 - Vito Tisci, presidente Settore Giovanile e Scolastico FIGC: "Vorrei rivolgere un plauso a chi ha permesso di creare questo percorso di formazione. È un'attività che sposa in pieno i principi che io rappresento e che sicuramente avrà ricadute positive sul futuro dei calciatori". Colafranceschi, vicedirettore della Banca del Fucino: "È stato per noi un piacere premiare i due ragazzi che si sono distinti in questo percorso. Noi saremo sempre qui, in prima linea, per queste iniziative di formazione culturale dei giovani".

AGGIORNAMENTO ORE 16.05 - È poi il turno di Mauro Bianchessi, responsabile del Settore Giovanile e della Lazio Women: "Il presidente Lotito, due anni fa, ci chiese di non farvi crescere soltanto come giocatori ma di darvi un futuro all'interno della società o nel mondo del calcio. Una società che è una famiglia. Pensate che a livello di Under 19, il 17% in Italia dei giocatori diventano professionisti, il 3,4% continuano la carriera in Serie A e in Serie B, solo l'1,7% diventa giocatore in Serie A. Delle 20 società di Serie A che hanno disputato il campionato 2019/20, il 59 provengono da federazioni estere. L'Italia è al quinto posto per la crescita dei ragazzi dei settore giovanile che arrivano ad approdare in prima squadra. Il calcio sta cambiando e deve cambiare. La cultura del settore giovanile, non soltanto del calcio giocato ma anche delle grandi opportunità che offre il calcio. Cari ragazzi, avanti col calcio in campo e avanti con lo studio. Ci sono due certezze in più di coronare il vostro sogno, giocare su questo campo ma anche essere allenatori, preparatori, psicologi. Ringrazio il presidente, la sua famiglia a nome vostro e a nomo mio per questa grande opportunità, unica società in Europa che pensa ai propri ragazzi. La Lazio non soltanto è una società, ma una famiglia".

AGGIORNAMENTO ORE 16.00 - La prima a prendere parola è Anna Nastri: "Ringraziamo il presidente Lotito e soprattutto Bianchessi che ci ha permesso di farvi uscire una volta al mese dal centro sportivo. Oggi due di voi, dopo 72 ore di lezione, riceveranno la borsa di studio dopo gli esami svolti il 16 e il 17 settembre. Lotito è stato lungimirante, questa è l'unica squadra a livello europeo che ha iniziato un percorso di questo tipo. Ringrazio l'Uninettuno e la Banca del Fucino".

Pubblicato il 23 settembre

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