Livorno - Lazio: una sfida che va oltre la classifica

08.05.2010 07:20 di  Alessandra Matera   vedi letture
Fonte: rassegna stampa a cura de lalaziosiamonoi.it tratta da Il Messaggero - Magliocchetti -
Livorno - Lazio: una sfida che va oltre la classifica

Livorno – Lazio è una sfida delicata. Mai la politica si è intromessa nel calcio come nelle partite tra queste due squadre. Una sfida quasi surreale dove spesso si pensava ad altro ed il pallone alcune volte veniva dimenticato e offeso. Ricordi di una partita che anni fa venne definita la “gara dei veleni e delle ideologie”. Scontri dialettici e non sugli spalti con l’esibizione di simboli di sinistra o di destra , chi con il Che e la falce e martello, chi con l’immagine del Duce o croci celtiche e svastiche. Senza dimenticare i saluti politici, braccio teso o pugno chiuso che sia verso i rispettivi camerati o compagni, di Di Canio e Lucarelli nel 2005. Lucarelli, idolo della tifoseria amaranto e che domani disputerà l’ultima partita al Picchi, l’anno successivo si rese protagonista di un brutto episodio su Pandev, reo di aver esultato dopo un gol con le mani alle orecchie davanti alla curva livornese. Lucarelli non la prese bene nonostante quel gesto Goran era solito farlo dopo ogni rete e fece quaranta metri di campo per rifilargli una terribile spallata che fece prima cadere e poi sanguinare dal naso il macedone. I tifosi livornesi esultarono come fosse un gol, con l’attaccante addirittura graziato dal direttore di gara Pantana che gli rifilò un semplice cartellino giallo. Non solo, dopo la partita i tifosi del Livorno lanciarono contro il pullman dei tifosi biancocelesti un razzo di segnalazione nautica. Poteva succedere una strage, ma per fortuna non successe un granchè.
Insomma da qualche anno più che una partita di calcio Livorno – Lazio ha significato ben altro. Come se si trattasse più di un acceso confronto politico che di una partita di calcio. La sensazione questa volta, però, è che conti solo per gli ultrà labronici che negli ultimi giorni hanno addirittura chiamato a raccolta un’intera città. Hanno chiesto di fermare lo sciopero del tifo e le contestazioni contro squadra e società “per difendere l’onore di Livorno”. Il motivo? L’arrivo degli ultrà della Lazio. Un modo rischioso e esagerato di accendere una sfida che in realtà di significato ne ha davvero ben poco, se non altro perché il Livorno è già retrocesso e la Lazio è vicinissima alla salvezza. Non è una partita inutile perché alla squadra di Reja servono i punti per la certezza della permanenza in serie A, ma se non lo è poco ci manca.
Gli stessi tifosi laziali, nonostante si pensasse il contrario, una volta aperta la trasferta non hanno risposto alla grande al confronto delle ultime trasferte alle quali avevavo risposto con ben altro entusiasmo. Sono stati venduti solo 500 tagliandi. I tifosi non si fidano e sono cauti , tanto da avere più di un sospetto sul clamoroso ok da parte dell’Osservatorio alla trasferta.
Non nasconde la sua preoccupazione Spinelli Mi auguravo di non vedere i supporter laziali, anche per una questione di parità di trattamento, visto che all’andata all’Olimpico ai nostri tifosi non fu permesso di venire a Roma. Tutti sanno dell’accesa rivalità che c’è tra le due tifoserie e spero che non succeda qualcosa di grave. In questi giorni ho fatto diverse riunioni in Questura e verranno adottate forti misure di sicurezza”. Dimentica il patron che il 14 marzo scorso la trasferta venne aperta ai tifosi della Roma e nessuno reclamò.