Scaloni, Brocchi lo stuzzica: "Andiamo ad allenare la Lazio". La risposta del ct dell'Argentina

28.11.2023 07:27 di  Jessica Reatini  Twitter:    vedi letture
Scaloni, Brocchi lo stuzzica: "Andiamo ad allenare la Lazio". La risposta del ct dell'Argentina
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Lionel Scaloni è entrato nella storia dell’Argentina. Lui è stato infatti il principale artefice di questi anni bellissimi per l’Albiceleste vincitrice della Copa America e del Mondiale. Il ct, ed ex giocatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Serie A all’interno della Bobo Tv condotta da Bobo Vieri e Cristian Brocchi. Il primo pensiero è proprio per il suo ex compagno di squadra ai tempi della Lazio: “Per me è un piacere vedere ‘Brocco’, gli voglio un gran bene, è una grande persona e lo stimo molto. Quando succedono le cose belle e ti scrive un amico è bellissimo. Noi argentini siamo italiani che parlano spagnolo".

MONDIALE - “Quando mi hanno offerto la Nazionale era per un periodo di sei partite, poi doveva venire un altro allenatore. Poi hanno visto il nostro modo di allenare. La nostra idea è sempre stata quella che con questa maglia bisogna giocare con il cuore. Avevamo dei giocatori che dovevamo mettere insieme alla squadra, e questo è il lavoro migliore che abbiamo fatto. Tre anni fa abbiamo vinto la Copa America non giocando benissimo, ma da lì è iniziato un ciclo. Dopo la prima gara del Mondiale, persa contro l’Arabia Saudita, abbiamo detto ai giocatori di cancellarla subito perché quattro giorni dopo giocavamo praticamente una finale con il Messico. Messi? Era tranquillo come gli altri perché contro l’Arabia è stata una partita strana, lui sapeva che la squadra c’era ma se in un Mondiale perdi torni a casa. Lui è stato bravo come tutti”.

MESSI - “Tutti dicono che il Mondiale è la cosa più straordinaria per un giocatore, lui ha giocato anche con il cuore e così diventa impossibile fermarlo. Io che lo alleno e lo vedo da vicino faccio fatica a raccontarlo. Anche se racconti quello che fa le persone non ci credono. Fuori dal campo è dura essere Leo perché esci di casa e hai sempre gente intorno, in campo lui è felice e quindi noi gli diciamo: “Gioca finché vuoi”. A giocatori come Messi non devi certo dire come muoversi quando hanno la palla”.

FESTEGGIAMENTI - “Noi avevamo l’illusione di arrivare all’Obelisco ma era impossibile, avremo fatto quattro o cinque chilometri. Il pullman andava talmente piano che vedevi la gente piangere, parlavi con loro, quel momento è stato il migliore insieme all’amichevole contro Panama che abbiamo giocato sul campo del River e tutti hanno iniziato a cantare la canzone che poi è entrata nella storia. Il paese aveva bisogno di una gioia del genere, è solo calcio ma per noi è un po’ di più”.

LAZIO - Brocchi lo incalza: "Quanso smetti di allenare l'Argentina andiamo io e te ad allenare la Lazio!". "La Lazio la porto nel cuore, anche se quando siamo arrivati io e Brocchi non viveva un momento bellissimo, ora è più forte, anche se abbiamo vinto tre trofei. Io ho giocato pochissimo ma la porto nel cuore”, queste le sue parole. 

ITALIA - “L’Italia è quattro volte campione del mondo, ha vinto con Mancini ed è stata un’ingiustizia che non fosse al Mondiale. Di Spalletti mi piace la sua maniera di vedere il calcio e di scegliere i giocatori. Avete una storia importante”.

Pubblicato il 27/11